Le teorie di Barbara

Perché si dice mettere la mano sul fuoco

21/03/2019, 11:18

Mettere la mano sul fuoco si usa per affermare di essere assolutamente certi di una cosa/affermazione. Al contrario, nella forma negativa si usa per esprimere incertezza e dubbi.Origine 1: Nel medioevo si usava mettere la mano sul fuoco per attribuire valore di giudizio divino ad una prova.Origine di “mettere la mano sul fuoco” 2:“Mettere la mano sul fuoco” è un modo di dire che arriva a noi, grazie al protagonista di una famosa leggenda che si suppone essere accaduta intorno al 508 a.C., quando il popolo Etrusco capeggiato da Porsenna, tentò di assediare Roma. Per vincere la battaglia contro i nemici, un giovane aristocratico romano, Muzio Cordo, chiese al Senato l'autorizzazione di uccidere il comandante etrusco, sfruttando il fatto che egli fosse di origine etrusca e ne sapeva parlare ancora la lingua. Infiltratosi nell'accampamento di Porsenna, tentò di pugnalarlo ma anziché uccidere il comandante sbagliò persona e assassinò lo scriba.Muzio Cordo dopo essere catturato dalle guardie e condotto al cospetto di Porsenna, per punire se stesso a seguito dell'errore, mise la mano nel braciere in cui bruciava il Fuoco dei Sacrifici e non la tolse fino a quando fu completamente consumata. Dopo quel gesto fu soprannominato “Muzio Scevola” ovvero Muzio il mancino.

by Barbara Tomaselli
Le teorie di Barbara

Oastara - equinozio di Primavera......

21/03/2019, 08:56

il Suo potere è aprirela sua promessa non può mai venire menoLei risveglia tutti i semi dormienti,L'arcobaleno è il suo simbolo,Adesso il potere dell'inverno ha ceduto il passo,Con la forza dell'amore, tutte le catene sono state spezzate"Tutto ciò che è stato perduto viene ritrovatoin una nuova forma, in un nuovo modo..."da: La Danza a Spirale, Starhawke, Macro edizioniE' la magia del nuovo inizio, nel meraviglioso equilibrio di luce e buio dell'Equinozio di Primavera (da equum nocti, uguale alla notte). Siamo al Mattino del Mondo, nella luce crescente e chiara che rende i giorni del buio un ricordo che inizia ad annebbiarsi.Nell'equilibrio, nell'armonia di luce e buio, luna e sole, maschile e femminile, ci viene incontro un mondo nuovo, ricco di promesse, di fertilità, di apertura, di possibilità e colori. La Primavera, stagione di espansione, di creatività e di danza gioiosa.La natura ci viene incontro nella grazia e nella vitalità della sua fanciullezza e tradizionalmente le feste legate all'equinozio celebravano dee fanciulle come Persefone-Kore, dea greca dal duplice volto di fanciulla e regina degli inferi:"Io sono Kore: la giovinezza, l’innocenza, la leggerezza.Sono la Dea del Fiore, una stagione nella natura e nella vita di ogni donna.Io ho conosciuto l’oscurità dell’Ade, ho assaggiato i chicchi della melagranaritrovando così il mio nome: Persefone, la Terribile,Silenziosa Signora del Regno dei Morti.Solo dopo aver varcato la soglia del buio,traversato il mondo delle ombre, posso risalire alla lucetenendo fra le mani la sacra melagrana,simbolo dell’eterno ritorno."di Rosa CarottiE accanto alla Dea fanciulla si festeggiava il Dio Fanciullo, come Pan:  "Musa cantami il caro figlio di Ermes, bicorne,dai piedi di capra, amante del frastuono, che vagaper le valli boscose in compagnia con le Ninfe danzatrici:esse amano percorrere le cime delle rupi scoscese,invocando Pan, il dio dei pascoli, dai capelli lucenti,irsuto, che frequenta tutte le alture nevosee le cime dei monti e i sentieri pietrosi....... al tramonto,tornando da caccia, intona sulla zampogna una dolcemelodia: non lo vince nel cantol'uccello che a primavera effonde un lamentocon voce di miele tra i fiori e le foglie.Allora si uniscono al suo canto le Ninfe montanedalla limpida voce, danzando con passi rapidi presso la fonteprofonda, e l'eco risuona dalla vetta del monte.Il dio ora danza in tondo, ora entra nel mezzo,con rapidi passi - porta sul dorso una fulva pelledi lince - e si esalta nel cuore a quel canto ritmato,sul tenero prato dove il croco e il giacintoodoroso si mescolano all'erba, fiorendo in gran copia."Inno a Pan, dagli Omerici a cura di Giuseppe Zanetto ed. Bu9r E dunque l'Equinozio è anche il momento dell'incontro della Dea e del Dio fanciulli e della loro danza. E' infatti per tutti il momento in cui si esce dall'interiorità del lungo inverno e avviene il primo incontro con l'Altro, con l'avventura e la magia della scoperta di ciò che non è noi, con l'innamoramento e la trasformazione. E' il primo incrociarsi degli sguardi, il sorriso che scaturisce, la luce di quello che è già un nuovo mondo.E’ il momento adatto per aprirsi ai sentimenti e viverli nella loro totalità, per rinascere con la Natura e fondersi con la Madre Terra, celebrarla e gioire della Vita che sboccia e si manifesta in tutte le sue forme.

by Barbara Tomaselli
Le teorie di Barbara

IV - QUEL CHE NON HA ORIGINE

21/03/2019, 08:51

Il Tao viene usato perché è vuotoe non è mai pieno.Quale abisso!sembra il progenitore delle diecimila creature.Smussa le sue punte,districa i suoi nodi,mitiga il suo splendore,si rende simile alla sua polvere.Quale profondità!sembra che da sempre esista.Non so di chi sia figlio,pare anteriore all'Imperatore del Cielo.

by Barbara Tomaselli
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