Barbara Tomaselli

Curiosa esploratrice del mondo interiore

Barbara Tomaselli

Curiosa esploratrice del mondo interiore

L’auto più costosa del mondo è costata 38 milioni di euro. 

2019-03-17 18:46:05

La prestigiosa sportiva è una Ferrari 250 GTO del 1963 che si è distinta per la carriera agonisticaState cercando l’auto più costosa del mondo, aiutiamo noi. Vi dice qualcosa la sigla GTO? E se vi accostiamo il nome Ferrari? Ecco ci siamo: esclusività allo stato puro. Venne utilizzata per la prima volta accostata alla sigla 250 e se “uniamo i fattori il risultato…cambia!”. Stiamo parlando della Ferrari 250 GTO(sigla che significa “Gran Turismo Omologata”) prodotta dal 1962 al 1964 e considerata l’auto per eccellenza della Casa del Cavallino Rampante. Venne costruita in soli 36 esemplari (33 della prima serie e 3 della seconda) su un progetto di Giotto Bizzarrini con lo stile curato da Sergio Scaglietti. Oggi al mondo ne rimangono veramente poche e forse è questo il motivo che ha permesso ad un esemplare del ’63 di finire nel garage di un facoltoso collezionista per 38 milioni di dollari diventando l’auto più costosa di sempre. II precedente record apparteneva ad una medesima Ferrari 250 GTO ma del ‘62(guidata anche da Sir Stirling Moss in persona) che nel 2012 è stata acquistata per cifra di 35 milioni di euro , superata ad un solo anno di distanza dall’esemplare di cui vi stamo parlando. Il gioiellino ha il numero di telaio 5111, è appartentuto per ben 39 anni al collezionista Paul Pappalardo e si è distinta nella storia per aver corso nel Tour de France del ‘63 sotto l’attenta guida di Jean Guichet (vincitore della 24 Ore di Le Mans l’anno successivo). La Ferrari 250 GTO dispone di un motore anteriore longitudinale V12 a 60° da 2953 cm3 che sviluppa 296 CV a 7.500 giri/min, condizlione che le permette di coprire lo 0-100 Km/h in soli 6 secondi e raggiungere la velocità massima che varia da da 208 a 283 km/h (a seconda del rapporto al ponte finale). AGGIORNAMENTO: nel febbraio 2016 a Parigi una Ferrari 335 S Spider Scaglietti del 1957 è stata venduta a Parigi da Artcurial per oltre 32 milioni di euro, diventando l’auto più cara della storia.Fonte: Ufficio Stampa

by Barbara Tomaselli
3  
2
Barbara Tomaselli

Curiosa esploratrice del mondo interiore

"Donne che corrono coi lupi..."

2019-03-17 16:52:23

“Arrivano momenti in cui è d'obbligo liberare una rabbia che scuota i cieli. Occorre per questo scegliere il momento giusto, la collera non va scatenata in modo indiscriminato.” - Clarissa Pinkola Estès -

by Barbara Tomaselli
Barbara Tomaselli

Curiosa esploratrice del mondo interiore

La leggenda della coccinella dai sette punti neri

2019-03-17 12:52:12

C'era una volta un uomo di nome Urunti, che visse tantissimo tempo fa sulla terra. Urunti era un essere gigantesco e spettava a lui mantenere la giustizia fra le creature che abitavano il pianeta. A quel tempo non esisteva ancora la morte e tutti continuavano a vivere in eterno: nessuno nasceva e nessuno moriva. Un giorno, Urunti decise di fare una passeggiata nel suo giardino fiorito e accarezzò la rosa per darle il buongiorno. Si ferì il pollice della mano con una spina e una goccia di sangue cadde a bagnare il terreno, ma, dato che non esisteva la morte, quella goccia prese vita e cominciò a camminare. Urunti osservò la nuova creatura rossa con sei piccole zampe nere e decise di portarla con sé a conoscere il mondo; la piccola coccinella osservò attentamente, ma non vide cose che le piacquero. Gli animali si ferivano, invecchiavano ma non morivano mai, e lei, che era nata da poco, vide solo creature millenarie che oramai conoscevano già tutto. Per ricordarsi di quello che aveva visto, chiese a Urunti di disegnarle piccole macchie nere sul dorso, una per ciascuna delle ingiustizie che aveva osservato.Urunti si meravigliò del desiderio della coccinella, le chiese cosa potesse fare lui per rimediare e preservare la giustizia: “Permetti anche ad altre creature di vedere questo mondo e fa sì che gli animali stanchi e feriti possano riposare” disse lei. Ma l’uomo non sapeva cosa fosse la morte, così la coccinella, per insegnarglielo, si punse con quella spina che aveva ferito il dito di Urunti e le aveva dato la vita. Da quel giorno, Urunti introdusse la morte e la nascita nel mondo e, dopo averlo fatto, decise infine di addormentarsi anch’egli accanto alla piccola coccinella dal dorso macchiato.

by Barbara Tomaselli
3  
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332