Barbara Tomaselli
Curiosa esploratrice del mondo interiore
I più bei fiori che preannunciano la primavera
2019-03-21 14:44:57
- Mimosa Questo piccolo albero sempreverde originario dell'Australia è simbolo universale della festa della donna e della fine della brutta stagione.Nell'elenco dei fiori che preannunciano la primavera, quelli della mimosa sono fra i più precoci: a seconda della località e del clima dell'annata, può fiorire già a fine gennaio,inondando l'aria con il suo tipico profumo e con il giallo vivido e compatto della sua chioma in fiore.- Primula La piccola e graziosa primula è uno dei più tipici fiori che preannunciano la primavera.Dato il numero di varietà disponibili, la gamma cromatica con cui si offre ai giardinieri è piuttosto ampia: rosso, giallo, bianco, viola, azzurro, blu, rosa...- Croco Il più rustico e resistente tra i fiori che preannunciano la primavera è senza dubbio il croco, di un meraviglioso giallo brillante che inizia a far bella mostra di sé insieme alle prime foglie.Il croco, che cresce benissimo anche allo stato naturale e resiste ottimamente al gelo.- Giacinto Con le loro dense tonalità cromatiche, rosa, bianco, cremisi, lilla, azzurro, che si offrono a noi in infiorescenze tanto appariscenti quanto profumate, il giacinto è, tra i fiori che preannunciano la primavera, uno dei più adatti per la coltivazione in casa. - Narciso Con la sua eleganza innata, il narciso porge il benvenuto alla bella stagione con la sua presenza ubiquitaria: aiuole, balconi, ma anche prati e fossati, essendo di facile crescita sia coltivato che allo stato spontaneo.- ViolaLa deliziosa e profumata viola, uno dei più generosi tra i fiori che preannunciano la primavera quanto a ricchezza della fioritura e dei colori disponibili, è ideale per creare tappeti variopinti e compatti.Una caratteristica delle corolle è la presenza di un occhio interno a contrasto, in alcune varietà sostituito dalle screziature.- CameliaLa sofisticata Camelia japonica fiorisce agli esordi della primavera, e nessun dubbio che quando i suoi boccioli si aprono appaia uno dei più affascinanti fiori che preannunciano la primavera.Bianco, rosso, rosa e innumerevoli tonalità intermedie sono la scelta che si offre al giardiniere.- GlicineIl robustissimo glicine, dal colore tanto caratteristico da dare il nome all'omonima nuance, è un rampicante perfetto per pergolati e per creare compatte barriere fiorite che allietano la vista e l'olfatto a marzo-aprile.Pianta resistente e longeva. - TulipanoIl più precoce è la varietà conosciuta cometulipano a 2 fiori, che a febbraio-marzo, con la delicata policromia delle sue corolle (bianche con la parte più interna gialla, mentre l'esterno ha sfumature rosa pallido e verde), reclama a pieno diritto lo status di essere uno dei primi fiori che preannunciano la primavera.- Anemone Nei prati e nei giardini, un altro fra i primi fiori che preannunciano la primavera è l'anemone, con le sue corolle dalle belle sfumature azzurre, viola, bianche o rosa, che possono presentarsi anche assieme nella medesima pianta.
Barbara Tomaselli
Curiosa esploratrice del mondo interiore
Perché si dice mettere la mano sul fuoco
2019-03-21 11:18:35
Mettere la mano sul fuoco si usa per affermare di essere assolutamente certi di una cosa/affermazione. Al contrario, nella forma negativa si usa per esprimere incertezza e dubbi.Origine 1: Nel medioevo si usava mettere la mano sul fuoco per attribuire valore di giudizio divino ad una prova.Origine di “mettere la mano sul fuoco” 2:“Mettere la mano sul fuoco” è un modo di dire che arriva a noi, grazie al protagonista di una famosa leggenda che si suppone essere accaduta intorno al 508 a.C., quando il popolo Etrusco capeggiato da Porsenna, tentò di assediare Roma. Per vincere la battaglia contro i nemici, un giovane aristocratico romano, Muzio Cordo, chiese al Senato l'autorizzazione di uccidere il comandante etrusco, sfruttando il fatto che egli fosse di origine etrusca e ne sapeva parlare ancora la lingua. Infiltratosi nell'accampamento di Porsenna, tentò di pugnalarlo ma anziché uccidere il comandante sbagliò persona e assassinò lo scriba.Muzio Cordo dopo essere catturato dalle guardie e condotto al cospetto di Porsenna, per punire se stesso a seguito dell'errore, mise la mano nel braciere in cui bruciava il Fuoco dei Sacrifici e non la tolse fino a quando fu completamente consumata. Dopo quel gesto fu soprannominato “Muzio Scevola” ovvero Muzio il mancino.
Barbara Tomaselli
Curiosa esploratrice del mondo interiore
Oastara - equinozio di Primavera......
2019-03-21 08:56:55