Barbara Tomaselli
Curiosa esploratrice del mondo interiore
Primo veicolo a lasciare il sistema solare lunedì 13 giugno 1983 (37 anni fa) Primo veicolo a lasciare il sistema solare: La sonda statunitense Pioneer 10, a dieci anni dall'inizio della sua missione, conquistò un primato storico nella storia delle esplorazioni spaziali: oltrepassando l'orbita di Nettuno, il più distante dal Sole, nel 1983 divenne il primo veicolo costruito dall'uomo a lasciare il sistema solare. Dichiarata ufficialmente conclusa la missione nel 1997, il contatto con la sonda restò attivo fino al gennaio 2003; dopo questa data si poté appurare che la stessa si stava dirigendo verso la stella Aldebaran, distante 65 anni luce e raggiungibile in un tempo superiore ai due milioni di anni. Lanciata il 3 marzo del 1972 dalla base di Cape Canaveral (Florida), la sonda Pioneer 10 ebbe come principale missione raccogliere immagini e dati del più grande pianeta del sistema solare. A un anno dalla partenza inviò le prime foto di Giove, da cui si osservava la suddivisione dell'atmosfera esterna in bande e zone di tonalità dal color crema al marrone. Nel contempo, fornì preziose informazioni sul suo campo magnetico, sulle Fasce di van Allen e sul fatto che il pianeta fosse prevalentemente di natura liquida. Fonte; http://www.mondi.it/almanacco/voce/923010
Barbara Tomaselli
Curiosa esploratrice del mondo interiore
Anna Frank inizia il suo diario venerdì 12 giugno 1942 (78 anni fa) Anna Frank inizia il suo diario: «Subito dopo le sette andai da papà e mamma e poi nel salotto per spacchettare i miei regalucci. Il primo che mi apparve fosti tu, forse uno dei più belli fra i miei doni». Inaugurando il suo diario la piccola Anna Frank, tedesca di nascita ma olandese d'adozione, racconta l’emozione del risveglio nel giorno del suo tredicesimo compleanno e l’attesa di scartare i regali, tra i quali scopre con felice sorpresa un diario. Ha la copertina a quadretti rossi, lo stesso che ha visto il giorno prima nella libreria a pochi passi da casa sua. Da quel momento diventa un compagno inseparabile, cui confidare tutto e attraverso il quale si rivolge a un'amica immaginaria, chiamandola «Kitty». Vittima insieme alla sua famiglia, in quanto ebrei, della persecuzione nazista posta in atto ad Amsterdam, la ragazzina non può più frequentare la scuola e la sua quotidianità scorre tra le mura dell'abitazione prima e dell'alloggio segreto poi. Per questo tutta la sua attenzione si volge a quelle pagine bianche da riempire con le vicende della sua famiglia, i ricordi legati ai compagni di scuola, il suo primo amore e il vissuto di due anni di segregazione tra paure e speranze. Il suo racconto s’interrompe nell’agosto del 1944, quando la sua famiglia viene arrestata e portata nel campo di concentramento di Auschwitz e di qui a quello di Bergen Belsen. Suo padre Otto, unico sopravvissuto, pubblica successivamente il diario, che diventa in poco tempo uno dei documenti più struggenti dell'Olocausto del popolo ebraico. Da esso si evincono le qualità compositive della giovane che in un passo significativo confessa le sue aspirazioni di scrittrice: «Sarò mai capace di scrivere qualcosa di importante, lo spero proprio, perché scrivendo posso confidare alla carta tutti i miei pensieri, i miei ideali, i miei sogni». Questa frase è oggi leggibile sul muro della scuola frequentata da Anna. Fonte; http://www.mondi.it/almanacco/voce/19049
Barbara Tomaselli
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