Un giorno tutto questo passerà. Col tempo ci lasceremo alle spalle i bollettini, le mascherine, le lunghe giornate in casa, la paura e l'incertezza.
Cosa ne sarà di noi? Saremo gli stessi? Riprenderemo le nostre vite esattamente dove le avevamo interrotte? Vedremo di più gli amici? Faremo passeggiate più lunghe? Torneremo ad abbracciarci più forte?
Quando tutto questo passerà saremo le stesse persone o qualcosa sarà cambiato? Saremo più solidali o avremo ancora più fame di soldi e successo? Avremo più a cuore le sorti di questa terra o correremo come pazzi per recuperare il tempo perduto? Saremo più in contatto con il nostro essere o non avremo più voglia di silenzio?
Proviamo a pensarci. Cosa ne sarà di noi dopo che tutto questo sarà passato?
Ogni nostro sogno o progetto è come un seme. Dimora al buio, nel nostro cuore. Germoglierà al momento giusto, né prima né dopo, ma solo quando le condizioni saranno favorevoli. La giusta temperatura, l'energia necessaria alla crescita, l'idratazione, la volontà della forza creatrice. Una volta germogliato, la piantina avrà bisogno del sostegno di una serie di fattori, avrà bisogno di altri. Altre specie con cui scambiare sostanze nutritive, degli insetti per impollinare, dell'acqua per sopravvivere. Allo stesso modo i nostri sogni e progetti possono crescere e manifestarsi soltanto grazie al sostegno e al contributo degli altri, di idee nutrienti, risorse economiche fertilizzanti, amici impollinatori che aiutino la propagazione, pioggia e interventi divini che garantiscano forza e vitalità. Custodiamo i nostri sogni come madre terra con i semi, fiduciosi che essi germoglieranno al tempo giusto. E restiamo aperti ad accogliere l'aiuto e il sostegno di tutto quanto ci circonda, perché viviamo in un sistema aperto di scambio reciproco. Prendiamoci cura degli altri e della terra, affinché alberi forti e resistenti prendano vita dal nostro cuore. E prendiamoci cura del nostro essere perché è il terreno da cui il seme germoglierà.