Castel del Monte, la magica fortezza dei misteri...
2018-11-09 18:19:59
Oggi ho trascorso questa luminosa giornata a pochi passi dal mio paese, dove sorge Castel del Monte, un luogo speciale che ha affascinato da sempre studiosi e non solo. Costruito nel XIII secolo da Federico II di Svevia, questo castello con pianta ottagonale geometricamente e aritmeticamente legata all'astrologia, domina la murgia barese da una collina cicondata da un bosco bellissimo. Si pensa che il castello sorga sulla base di un antico tempio senza una finalità specifica pratica, nè militare, nè civile. Castel del Monte è considerato un luogo molto particolare, si ipotizzano collegamenti con la piramide di Cheope, legami con l'ordine dei Templari, c'è chi lo ha definito un vero e proprio portale energetico. Una cosa è certa. La sua perfezione è disarmante, la sua geometria affascinante, la sua storia altrettanto. Sul web ci si può perdere tra le mille leggende e storie legate sia alla figura di Federico II sia al Castello. Per chi non lo avesse mai visitato e si trovasse a passare dalla Puglia, consiglio vivamente di non perdere l'occasione di vederlo dal vivo perchè qualsiasi sia stata la sua funzione, qualsiasi sia la sua storia, ci si trova davanti ad un'opera unica che ha il sapore del mistero e della magia, in una terra dalla bellezza mozzafiato!
Forse conoscete quella barca che si chiama Desiderio...dalla mia lettura del momento: Elogio della fuga.
2018-11-08 18:51:11
"Quando non può più lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l’andatura di cappa (il fiocco a collo e la barra sottovento) che lo fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani da costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all’orizzonte delle acque tornate calme. Rive sconosciute che saranno per sempre ignorate da coloro che hanno l’illusoria fortuna di poter seguire la rotta dei carghi e delle petroliere, la rotta senza imprevisti imposta dalle compagnie di navigazione.Forse conoscete quella barca che si chiama Desiderio" .Henri Laborit, dalla prefazione al suo “Elogio della fuga” (1976, Mondadori 1982)