Vi prego, smettete di comprare acqua in bottiglie di plastica. Mangiate meno carne se non riuscite a farne a meno. Usate meno la macchina. Piantate alberi. Sorridete. Amate gli altri esseri umani. Non mettete gli uccelli in gabbia. Non comprate "usa e getta". Raccogliete la plastica dispersa nell'ambiente. Acquistate cibo bio. Non comprate più di quello che vi serve. Ringraziate le erbe che curano. Aiutate chi soffre. Condividete la vostra ricchezza. Non abbiate paura degli altri. Passeggiate nei boschi. Siate consapevoli del vostro respiro. Non usate prodotti inquinanti. Seguite i vostri sogni. Abbiate cura di voi. Riconoscete Dio in tutto ciò che vi circonda.
Nel dirlo a voi, lo ricordo semplicemente a me stessa.
Il bollettino di oggi: 10.000 nuovi frassini hanno virato al giallo, centinaia di ciliegi sono passati al rosso, si attende a giorni l'ondata di arancione che investirà milioni di larici 🍂
Se qualche albero intorno a voi manifestasse i sintomi (caduta di foglie, sferzate di colore e nostalgia) non abbiate paura: abbracciatelo, e lasciatevi contagiare dalla magia dell'autunno 🧡
(web)
Finalmente una buona notizia sul fronte ambiente. Con 695 voti in favore e 377 contrari, è stato aggiunto un tassello importante nella lotta alla deforestazione.
Con questo rapporto chiediamo alla Commissione europea di adottare al più presto un quadro giuridico basato su obblighi vincolanti di due diligence in grado di garantire catene di approvvigionamento sostenibili e a deforestazione zero.
Con questa proposta vogliamo fare in modo che tutti i prodotti che vengono immessi nel mercato europeo siano realizzati senza alimentare la deforestazione, la conversione o il degrado di ecosistemi naturali e senza violazioni di diritti umani.
È una proposta ambiziosa, che estende gli obblighi di due diligence non soltanto alle compagnie potenzialmente responsabili per la deforestazione, ma anche a chi finanzia queste stesse compagnie.
Sappiamo infatti che i maggiori finanziatori di sei delle principali compagnie agroalimentari responsabili per la deforestazione in Amazzonia, in Congo ed in Papa Nova Guinea, sono proprio istituti finanziari europei.
I danni dovuti alla deforestazione sono enormi, dall’aumento delle emissioni pericolose a quello del riscaldamento globale, senza dimenticare la violazione dei diritti umani.
Con questo voto la nostra voce diventa quella di migliaia di cittadini europei che si rifiutano di essere complici di politiche scellerate e antistoriche.
Eleonora Evi