Piccola meraviglia di 45 anni fa

Un mondo intelligente di relazioni e... radici! Incontro con Andrea Giubilato dell’azienda Agricola Madre Terra

Racconto un pomeriggio piacevolissimo e molto istruttivo passato con Andrea, appassionato coltivatore e storico cultore del biologico a Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia, sulle terre del "Graticolato romano"

Auguri di una buona giornata di San Martino a tutti gli amici della piattaforma con questa preziosa suggestione offerta da Giorgio Tarditi Spagnoli: 11 NOVEMBRE – SAN MARTINO "Martino, soldato romano del IV secolo d.C., educato fin da bambino a combattere da cui il nome “Piccolo Marte”. Una notte, durante una tempesta di neve, incontrò un mendicante che stava morendo di freddo. Così Martino estrasse la sua spada e tagliò un lembo del suo rosso mantello e lo donò al mendicante così che stesse al caldo. Quella stessa notte Martino sognò il Cristo Gesù ammantato di rosso, dello stesso lembo di mantello donato al mendicante Il Cristo Gesù gli disse “Ecco Martino, il soldato romano non battezzato; egli mi ha vestito. Ora è battezzato!” Martino lasciò poi le armi per divenire un uomo di Dio. Fu così che Marte, da dio esteriore, divenne interiore. È in questa potente immaginazione che vediamo le potenti forze di volontà di Marte, l’antico dio della guerra, esser donate al mendico, al più debole, durante il gelo invernale. Il pianeta Marte ha il domicilio notturno è nello Scorpione: la spada di Martino è il pungiglione. Dove le forze di volontà venivano prima usate per combattere i nemici nel mondo esteriore; ora sono impiegate per unirsi al mondo interiore del prossimo. Michael, come angelo guerriero, accende una luce per coloro che abbandonano l’antica volontà di potenza per la nuova volontà di amore. È così che Martino vede il Cristo Gesù, ed esso è ammantato nella nuova volontà dell’uomo: “Il Regno dei Cieli è sotto la volontà e i volenterosi se ne impadroniscono." – Matteo 11,12 Il potente Marte è piccolo innanzi al Cristo, eppure il Cristo abbisogna delle sue forze di volontà per vivere tra gli uomini. Come Marte accese il cielo la notte di San Lorenzo (10 agosto) con lo sciame di meteore portatrici di ferro siderale, tre mesi dopo (11 novembre) nella notte di San Martino si accendono le lanterne che rischiarano la notte sulla Terra. Si passa così da Marte macrocosmico, il guerriero esteriore, a Marte microcosmico, il guerriero interiore. “Non vi è abbastanza oscurità nel mondo che sia in grado di spegnere anche la più piccola luce di candela”, disse Gautama Buddha. Il “Christus verus Lucifer”, porta la luce nella notte dell’anima dell’uomo, preparandoci così alla sua nascita quale Bambin Divino." https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3117189424975011&id=225173354176647&sfnsn=mo