Marco Boscarato
Cucina, cibo, storie. Poesia!
Pecore urbane! Con cavallo :-)
2019-01-26 16:30:56
Attorno a Casa la Buona Stella, succede anche questo! E non solo: finalmente, tra un impegno di lavoro ed altro, siamo riusciti anche noi a pescare un video dalla nostra "videoteca" e a sperimentare la nuova funzione di upload. Opportunità preziosa e prevista dalla road map di Cam TV, che procede a tappe forzate! Gocamgo!
Marco Boscarato
Cucina, cibo, storie. Poesia!
La parola ai giurati
2019-01-08 23:08:51
Questa sera ho avuto l'occasione di vedere il film d'esordio di Sidney Lumet, "La parola ai giurati". Semplicemente, un capolavoro. E come tutte le opere d'arte, capace di parlare a più livelli, a più orecchie in noi. Si racconta di un omicidio, di un accusato e di alcuni testimoni. Senza mai vederli, se non attraverso gli occhi dei giurati che non escono dalla stanza del giudizio, l'unico scenario di tutto il film. Film geniale, attori grandiosi. A mio avviso è un film sulla necessità della verità, sulla intrinseca insostenibilità della menzogna, alla luce della realtà dei fatti. Realtà che si scopre di passo in passo, mano a mano che la capacità di "Pensare" onestamente le cose mette in luce i pregiudizi dei vari giurati protagonisti. Pregiudizi che configurano per ciascuno di loro una supposta identità, una maschera: quella di un pubblicitario bisognoso di attenzione, quella di una relazione ormai ingessata con il proprio figlio, quella di una serata sugli spalti di uno stadio di baseball. Scontrandosi con la realtà dei fatti, essi scoprono che quello che credono di dover difendere, continuando a indossare una menzogna, in loro si disfa, si dissolve; e nulla hanno da perdere in realtà, se non la possibilità di esprimersi in Verità. Quella, la perdita della Verità, è il vero, impagabile e imperdonabile costo del loro no. Che potrebbe portare ad uccidere un innocente, e a mantenere in loro la faccia di un pregiudizio che si condanna da sé. Alla fine la giacca che Henry Fonda mette sulle spalle all'ultimo patetico lottatore, costretto al pianto dalla rivelazione della sua pochezza (e per questo umanamente comprensibile, amabile) significa un'altra, profonda, verità: la Forza che veramente vince è calma, non ha bisogno di grida sguaiate, ha in sé la sicurezza di essere quel che essa è. Anche in assenza di verità giudiziarie, magari (non si sa e non saprà se l'accusato è colpevole o innocente), ma almeno possedendo la Verità del dubbio. Grazie di cuore a Francesca Miandro, amica, che organizza questi eventi di cinema d'essai a Mestre, e un consiglio a voi che leggete: se non l'avete mai visto, cercatelo in dvd o su qualche canale on line, e guardatelo. E se l'avete già visto, riguardatelo: io lo farò, prima o poi.
Marco Boscarato
Cucina, cibo, storie. Poesia!
Un saluto epifanico da Stramare, bellissimo borgo sopra a Segusino, prima delle vette feltrine
2019-01-05 14:01:01