Luca Orrù
Founder Junior
Come fa il pinguino imperatore a "restare al caldo" vivendo in uno degli ambienti più freddi della Terra con temperature che raggiungono anche i -40°C? Ciò è in gran parte dovuto ad uno speciale isolamento naturale altamente efficiente, reso possibile dalla "ultra-densità" e dal peculiare design a "doppio strato" del loro incredibile piumaggio.
Luca Orrù
Founder Junior
Iqbal Masih (1983-1995). La sua è una di quelle storie che non hanno il lieto fine. Tu che stai leggendo magari a 4-5 anni giocavi con qualsiasi cosa ti capitasse per mano, a 8 anni magari giocavi con quelli del vicinato, a 12 anni andavi al parco, giocavi a nascondino o chissà cos'altro. Iqbal non ha fatto niente di tutto questo. Iqbal è un "bambino" Pakistano nato in una famiglia povera. A 4 anni lavorava in una fornace ed a 5 venne venduto ad un fabbricante di tappeti per ripagare un debito di 12 dollari che i genitori non riuscivano a pagare. Lavorava 10-12 ore al giorno. I bambini hanno mani piccole, abili a tessere, non protestano e costano poco. E se comunque osava protestare il fabbricante lo picchiava. Più e più volte. Iqbal non dormiva su un letto, ma era incatenato al suo telaio. Nel 1992 riuscì a scappare dalla fabbrica e prese parte ad una manifestazione insieme ad altri bambini del Bonded Labour Liberation Front (BLLF), un'organizzazione che tratta di diritti del lavoratore e di sfruttamento minorile. Libertà, schiavitù, diritti, parole e concetti che non aveva mai sentito prima ma che gli danno la forza di parlare al pubblico della sua condizione e di quella degli altri bambini nella sua fabbrica. Tornato in fabbrica si rifiuta di lavorare nonostante le percosse, allora il padrone disse che il debito che i genitori avevano era aumentato. La famiglia, minacciata, lascia il villaggio mentre Iqbal viene ospitato in un'ostello grazie a Ullah Khan, il leader sindacalista della BLLF, dove ricominciò a studiare. Si riprende quell'infanzia che gli hanno negato e si vedono visibilmente gli effetti della malnutrizione e della schiavitù. A 10 anni ha la statura ed il peso di un bambino di 6. Dal 1993 diventa un'attivista e partecipa a conferenze internazionali per sensibilizzare l'opinione pubblica sui diritti negati dei bambini lavoratori pakistani. Nel 1994 riceve il premio Reebok Human Rights Award. Nel frattempo, vista la pressione internazionale, le autorità pakistane decisero di chiudere decine di fabbriche salvando molti bambini dalla schiavitù. La famiglia di Iqbal era cristiana e quindi per tradizione, nella giornata di Pasqua, si riunivano in una chiesa nel loro villaggio materno. Pasqua cadeva il 16 Aprile del 1995 e quel giorno Iqbal perse la vita in una sparatoria. Non si è mai saputo con certezza chi fosse stato dato che le testimonianze riguardo la sparatoria furono piuttosto contraddittorie ed imprecise. C'è chi accusò la "mafia dei tappeti" e chi no, sta di fatto che dalla sua morte divenne un simbolo per la lotta contro lo sfruttamento minorile. Iqbal, il "bambino", è morto a 12 anni. E aveva un coraggio che non dev'essere chiesto a nessun bambino.
Luca Orrù
Founder Junior