Luca Orrù

Founder Junior

Team Torre: il nucleo operativo dell'UNIS. Tra la fine del 1977 e il 1978 nasceva il nuovo reparto di incursori specializzati in operazioni antiterrorismo, un innovativo modo di combattere, addestramento volto ell'esecuzione di irruzioni e liberazione di ostaggi, con un uso delle armi preciso e selettivo che necessitava di nuovo armamento ed equipaggiamento, tra i primi acquisti si annoverano mp5, b92, Mauser66, radio Bosh, maschere antigas, tute blue antiacido ed ignifughe. "Tutto era pronto, quella mattina, alla scuola Arditi incursori della Marina a Varignano per la visita della personalità politiche preannunciata da Roma. Tutto era pronto anche se erano in pochi a sapere come la dimostrazione si sarebbe svolta. L'istituzione del reparto speciale era ancora custodita come uno dei più gelosi segreti militari delle Forze Armate italiane. Tra gli addetti ai lavori si sussurrava che il primo nucleo degli incursori fosse stato addestrato in Germania, alla scuola delle mitiche "teste di cuoio". O inghilterra, nei campi degli Special Air Service di sua maestà. E, certo, per l'istruzione del reparto erano state utilizzate le micidiali tecniche dei commandos israeliani. Francesco Cossiga, allora Ministro dell'Interno, aveva da tempo manifestato il desiderio di rendersi conto di persona. > aveva confidato compiaciuto ai collaboratori più intimi. >. Quella mattina a Varignano il ministro e il suo seguito vennero introdotti in una spoglia sala al piano terra. Tutto intorno alle pareti niente altro che grandi sagome di tirassegno. Sorrisi, strette di mano, sbattere di tacchi, convenevoli. > un'attesa di pochi istanti. Poi, l'inferno. Dieci giovanotti in tuta mimetica, le facce coperte di fuliggine, armi in pugno, avevano fatto irruzione nella sala. Si seppe più tardi che avevano aperto il fuoco di precisione, ciascuno mirando al suo bersaglio. Ma, al momento, le personalità in visita ebbero soltanto la fugace visione della fine del mondo. Tempo 10/20 secondi. Poi il silenzio. Le sagome alle pareti erano state tutti colpite. Soltanto quando il fumo cominciò a dissolversi, ci si accorse che Francesco Cossiga giaceva al suolo. Soltanto svenuto. Ma finalmente si era reso conto. Anche troppo."

Luca Orrù

Founder Junior

Vi siete mai domandati come brucia una candela in assenza di gravità? La fiamma brucia regolarmente, anche se più lentamente. La cosa strana però è che assume un’intensa colorazione blu e la forma di una sfera. In assenza di gravità, dove il peso non fa sentire i propri effetti, il gas caldo non è più leggero dell’aria circostante. Il risultato è una fiamma piccola e quasi invisibile che assume la forma di una sfera quasi perfetta: l’aria arriva alla fiamma da ogni direzione e l’ossido di carbonio lascia la fiamma in ogni direzione, dandole la forma rotonda. Nella fiamma normale la zona blu è quella più interna, dove l’aria la combustione è meno efficace. Nello spazio invece ossido di carbonio e aria si mescolano e quindi l'area blu è più grande

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Luca Orrù

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Cartella che va a mostrare alcuni dei colori che la stessa pietra preziosa può avere. ✨

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