Italia da scoprire

Scopri l'Italia nascosta

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Il borgo antico Castel di Tora, oltre al suo surreale scenario che ci trasporta in un luogo incantato, un certo interesse suscita anche la Chiesa di San Giovanni Evangelista, al cui interno possiamo osservare sei altari, e la Fontana del Tritone posta nella piazza principale del paese. Castel di Tora è un comune italiano di 278 abitanti della provincia di Rieti, nel Lazio, posto nella valle del Turano. Si specchia dalla sponda nord-orientale nel Lago del Turano. Una caratteristica dell’antico borgo sono le strette vie disseminate di archi, collegate con scalinate e passaggi, percorrendo le quali possiamo osservare antichissime grotte e cantine scavate nella roccia. Le tradizioni a Castel di Tora sono due, le manifestazioni gastronomiche che si svolgono a Castel di Tora. La “Festa del Polentone” tipica polenta condita con sugo magro (1° domenica di Quaresima) e la “Sagra degli Strigolizzi” dove le donne del paese impastano farina e uova il sabato, la cuociono la domenica successiva e la distribuiscono in Piazza San Giovanni (1° domenica di ottobre). Di tipo prettamente religioso invece è la festa patronale dedicata a Sant’Anatolia. In questa occasione, una grande processione accompagna la statua della santa attraversando il lago in direzione di Colle di Tora sul ponte che unisce i due borghi, passando il compito di trasportarla alla confraternita locale. Chi ha avuto l’occasione di vedere Castel di Tora intorno al 1950 si sarebbe reso conto che nulla era cambiato dall’anno in cui per la prima volta si ebbe, nella “Cronaca Farnense” la prima testimonianza del borgo.

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Treviso è considerata una delle perle nascoste del Veneto esolovisitandola si può capire il perché. Situata a soli 30 chilometri da Venezia, condivide con la città lagunare la stretta connessioneconl’acqua: sono infatti davvero tante le sorgenti risorgive, i fiumi ed i canali che attraversano la città. Treviso è ricca anche di testimonianze storiche e culturali lasciate dalle diverse dominazioni nel corso dei secoli, prima fra tutte quella della Serenissima. Treviso è celebre anche per la presenza del Sile, il fiume di risorgiva più lungo d’Italia. Le sorgenti si trovano a Casacorba di Vedelago, in provincia di Treviso e a Torreselle di Piombino Dese, nel padovano, mentre la foce è collocata nella laguna di Venezia. Oggi l’area che si estende lungo il corso d’acqua è parte di un Parco Naturale Regionale che merita di essere visitato per la ricchezza della sua flora e fauna. Il Duomo di Treviso Tra i principali monumenti storici della città c’è sicuramente il Duomo, ovvero la Cattedrale di San Pietro Apostolo. L’edificio è caratterizzato da una commistione degli stili architettonici che si sono susseguiti nel corso dei secoli: dall’originaria struttura di origine paleocristiana, al romanico del XI secolo, fino ad arrivare allo stile neoclassico dell’ultimo restauro ottocentesco ad opera dell’architetto Giordano Riccardi. La facciata è costituita da una scalinata aperta su tre lati con un pronao a sei colonne, mentre il portale è l’unica parte rimasta dell’originale stile romanico. All’interno della struttura a tre navate si trova l’altare maggiore, finemente decorato, e diverse cappelle di cui una contenente una “Annunciazione” del celebre pittore Tiziano. Piazza dei Signori Situata nel cuore della città, Piazza dei Signori prende il nome dalla presenza dei palazzi dell’antica signoria di Treviso. È ovviamente un luogo assolutamente da includere nella lista di cosa vedere a Treviso. Sulla piazza infatti si affaccia il Palazzo del Potestà, dalla cui sommità si staglia l’imponente Torre Civica, il Palazzo dei Trecento, sede del Maggior Consiglio, e il Palazzo Pretorio. Nella piazza si possono osservare diverse rappresentazioni del leone con il Vangelo aperto, simbolo della Serenissima.

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Castelluccio di Norcia ogni anno va in scena uno degli spettacoli della natura più belli al mondo, alle pendici del borgo dell'Umbria avviene la Fioritura. Che Castelluccio di Norcia sia uno dei luoghi più belli dell'Umbria è già una certezza, ma nel periodo tra fine maggio e metà luglio c'è un motivo in più per raggiungere questa terra meravigliosa. La zona dove si presenta lo spettacolo è quella del Pian Grande e del Pian Perduto, a pochi chilometri da Norcia; qui ogni anno migliaia di fiori sbocciano spontaneamente regalando un'esplosione di colori che va dal giallo all'ocra e dal verde al viola. Da maggio, mese dei risveglio, a metà luglio si assiste alla fioritura dell'altopiano. Non c'è una data precisa e un periodo di massima fioritura, tutto dipende dalla situazione climatica. A dare inizio alla fioritura ci pensa la senape selvatica che dona ai campi le tonalità del giallo mentre a chiudere lo spettacolo invece c'è il fiordaliso, che dona alla piana l’ultimo tocco di colore viola.  L'evento naturale si celebra con la festa della Fioritura che si tiene ogni anno, l'ultima domenica di giugno.

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