Italia da scoprire

Scopri l'Italia nascosta

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Una Montagna divisa a metà, una cappella su un masso sospeso sul mare, una grotta leggendaria e una mano impressa nella roccia, tutto in un unico angolo di Gaeta c'è una fenditura nella roccia che divide la montagna a metà. Secondo la tradizione cristiana si sarebbe formata il giorno della morte di Cristo. In cima al promontorio c'è un santuario (il Santuario della SS. Trinità) dove avrebbero pregato eremiti e santi tra cui San Filippo Neri, che avrebbe avuto il suo letto ricavato in un anfratto della roccia poco più sotto. Dal santuario infatti partono i 300 gradini che conducono alla base della fenditura. Siamo alla Grotta del Turco dove l'acqua azzurrissima e la spaccatura della montagna avrebbero offerto rifugio ai pirati saraceni. Nel '400 dall'alto dei due costoni di roccia si è staccato un enorme macigno che è andato ad incastrarsi più in basso tra le pareti della fenditura. Su di esso è stata costruita una piccola cappella sospesa sul mare. Mappa: Santuario della SS. Trinità alla Montagna Spaccata Via Santissima Trinità, 3, 04024 Gaeta LT 0771 462068 https://goo.gl/maps/XsF4b7eyf9GpKoQk9

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Via del Borgo, è una strada sopraelevata che riceve luce dalle caratteristiche finestre ad arco, di diversa ampiezza. Famosa per le sue uniche caratteristiche, una preziosità architettonica unica al mondo. Costruita probabilmente nel sec. XIV, rappresenta il più antico baluardo difensivo a protezione del borgo. Via del Borgo, anche conosciuta con il nome popolare di Via degli Asini, è una strada sopraelevata e coperta del borgo ravennate di Brisighella, la cui origine risale al XIV secolo. La strada, che originariamente costeggiava Piazza Marconi, pur non essendo coperta permetteva di difendere facilmente il borgo, ma anche di essere utilizzata come punto di osservazione, trovandosi ai limiti del borgo dell'epoca. Di grande importanza per questa "infrastruttura ante litteram" fu il respinto assalto di Federico da Montefeltro, che i brisighellesi ricacciarono proprio attaccando in risposta dalla Via del Borgo. L'attuale denominazione di Via degli Asini, invece, deriva dall'utilizzo che ne facevano i birocciai per trasportate i blocchi di gesso dalle cave in città, in sella agli asini, il cui incedere si ben percepiva nella strada coperta, nella quale ora si trovano abitazioni private e negozi.  Illuminata, è facilmente percorribile e rappresenta uno dei punti turistici più frequentati e fotografati di questo delizioso borgo romagnolo, uno dei più belli d'Italia. Mappa: Via degli Asini 48013 Brisighella RA https://g.co/kgs/KjBw2V

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Sardegna, questa splendida isola italiana ci regala l’antichissima città di Tharros, oggi un sito archeologico nei pressi del comune sardo di Cabras. Fondata secondo alcuni nell’ottavo secolo avanti Cristo dai Fenici, pare invece che abbia origini ancora più antiche, come dimostra il muro sommerso di 100 metri che in passato faceva parte di una struttura portuale (e solo nel 1200 avanti Cristo il livello del mare salì a questi livelli). Successivamente Tharros fu colonizzata dai Cartaginesi e poi dai Romani: il sito fu infatti sempre abitato. L’area archeologica è oggi un museo all’aria aperta dove gli scavi continuano giorno dopo giorno. Tra le strutture da non perdere il tophet sacro, le terme, le fondamenta del tempio. Da vedere.

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