Franco Gambarelli

Ciao a tutti...belli e brutti

2018-07-17 03:10:33

Ciao a tutti! Salve a tutti! Da oggi la Parrocchia è anche sul web! Nel nostro blog potrai trovare tutte le informazioni della Parrocchia dell'Infrangibile: le origini, la costruzione della nuova chiesa, la vita parrocchiale ecc..il teatro dell'oratorio dedicato a don Giacomo Morisi Completato ed inaugurato sette anni fa, il "Teatro dell'oratorio" è diventato ormai parte integrante della collettività dell'Infrangibile. Si trova sotto l'oratorio parrocchiale, nel rinominato "Piazzale della chiesa" (già Piazza Piemonte), rispettando la lunghezza dell'edificio. Ha una capienza di 198 posti a sedere ed ospita convegni, saggi scolastici e non, concerti e le bellissime commedie in dialetto piacentino della grande Filodrammatica Sacra Famiglia. Per quasi vent'anni il teatro diventò una vera e propria discarica: copertoni, spazzatura, frigoriferi, rifiuti di ogni genere, lasciandolo quindi nell'abbandono più totale; infatti, entrando in oratorio, guardando subito a sinistra, dove un tempo si trovava la ringhiera, si notavano i copertoni e la spazzatura che riempivano le scale. Tant'è che le commedie e gli altri spettacoli si facevano nel teatro della sede scout "Piacenza7", sotto la chiesa, oppure nel grande salone al primo piano. Per volere dell'allora neo-parroco don Angelo Cavanna, nel 2006, vi fu un intervento di ristrutturazione dell'interno dell'oratorio (vedi link). Di conseguenza è stato ripristinato il teatro: completamente ricostruiti gli impianti elettrici ed il palcoscenico, la posa di nuove mattonelle lungo le scale, pannelli acustici sul soffitto, installate nuove poltrone (che provengono da un vecchio cinema del centro storico) e un ascensore. Con il passare degli anni, non è stata completata tutta la fase di riqualificazione: infatti mancano ancora i servizi igienici (sono comunque presenti al piano terra) ed il rifacimento delle pareti nel corridoio d'emergenza, situato all'esterno del teatro, con rispettive scale che portano in via Casteggio. Nonostante ciò, il teatro, dedicato alla memoria del prevosto don Giacomo Morisi, ideatore e creatore della Filodrammatica, resta comunque un gioiellino della parrocchia, molto utilizzato durante l'anno, anche grazie al grest parrocchiale. a 09:21 Invia tramite email Postalo sul blog Condividi su Twitter Condividi su Facebook Condividi su Pinterest

Franco Gambarelli

Quartiere Infrangibile

2018-07-17 03:04:38

quartiere Infrangibile - la storia in breve Non si ha una risposta certa sul perché del nome Infrangibile. C'è chi dice che provenga dal nome della fermata in via Emilia, all'altezza dell'attuale Guardia di Finanza, altri dicono da un'industria (probabilmente prima della manifattura tabacchi) di vetro infrangibile, altri da un negozio di bambole.. Questo quartiere si trova appena fuori dalle mura Rinascimentali, tra il vecchio comune di Sant'Antonio e strada levata (l'attuale via Taverna). La sua struttura, quasi a scacchiera, è un tipico esempio di quartiere degli anni '20 - '30. Famoso per l'attraversamento dei vecchi binari dell'Arsenale, l'ex Manifattura Tabacchi e l'ex Pertite. Quest'ultimo, con una superficie di 200.000 mq, è oggetto di continue bonifiche e tentativi di trasformarlo a parco comunale. Area militare e molto famosa in città, per lo scoppio degli stabilimenti dell'ex polveriera, avvenuto nel 8 agosto 1940 e che causò 47 morti e oltre 500 feriti. Oggi il quartiere conta 8 000 abitanti, la maggior parte costituita da anziani. Presenta il maggior numero di parchi urbani, i più importanti: Giardino "Vigili del fuoco" e Parco "della Pace", quest'ultimo inaugurato nel 2009. Offre molti servizi, con la presenza di supermercati e discount, tabaccherie, farmacie, negozi di elettrodomestici, posta, banche, assicurazioni, scuole elementari e medie, Guardia di Finanza ecc. Il centro e la parte storica del quartiere la si può notare attraversando la via Montebello, zona chiesa, e le vie Pavia, Broni, Alessandria e Tortona, sempre tra la chiesa Parrocchiale e il parco "Vigili del Fuoco"

Franco Gambarelli

La storia della Parrocchia

2018-07-17 02:55:15

venerdì 16 maggio 2014 La storia della Parrocchia Verso la seconda metà degli anni ‘30 all'Infrangibile si andava sviluppando un nuovo insediamento. Il 6 gennaio 1938 il vescovo eresse in questo quartiere, con la dedicazione alla "Sacra Famiglia", una nuova parrocchia che però, mancando le necessarie autorizzazioni, veniva indicata come "delegazione vescovile". Raccontiamo ora la storia di tre grandi sacerdoti che gestirono la parrocchia, dalla sua nascita, fino alla metà degli anni '90: Don Ugo Groppi Originario di Ganaghello, in comune di Castelsangiovanni, fu il primo delegato che provvide alla costruzione di una piccola chiesa in via Montebello, dove oggi si trova la Casa della Gioventù (l'oratorio), di fronte alla chiesa attuale. Si trattava in effetti di una specie di capanna con il campanile tutto in legno. Egli fu parroco nel difficile periodo della Seconda Guerra Mondiale e vi restò fino alla fine del conflitto, nel 1945. Non esistendoci allora la casa parrocchiale, alloggiava in un appartamento preso in affitto in una palazzina, ora demolita, che si trovava in Via Montebello al n. 25. Don Giuseppe De Micheli Nel 1945 la parrocchia venne affidata a don Giuseppe De Micheli nato a Paderna di Pontenure il 22 febbraio 1917 da una famiglia numerosa che ha dato alla Chiesa due suore ed un altro prete. Don Giuseppe studiò nel seminario urbano, venne ordinato sacerdote dal vescovo Menzani il 9 marzo 1940 e venne inviato come curato a Viustino dove rimase per alcuni mesi. Venne quindi nominato insegnante nel seminario di Bedonia e nel 1945 fu inviato, come delegato vescovile, all'Infrangibile. Qui egli provvide dapprima alla costruzione dell’edificio attualmente ancora esistente ed occupato dall'asilo Immacolata e concepì anche il progetto di una "Città dei Ragazzi", destinata ad accogliere gli adolescenti segnati dalla guerra, in genere erano orfani o con famiglie che la guerra aveva lasciato in condizioni economiche estremamente disagiate. Don Giuseppe Braceschi Il 30 ottobre 1950 il vescovo nominò delegato alla Sacra Famiglia don Giuseppe Braceschi, parroco storico di questa comunità, ove rimase per oltre 45 anni, fino al 30 Agosto 1996. Aveva studiato presso il Collegio Alberoni, fu ordinato Sacerdote nel 1943 ed arrivò in questa parrocchia dopo una breve esperienza come curato a San Giorgio Piacentino. Nel 1951 venne acquistata l'area sull'altro lato di via Montebello e si decise la costruzione di un nuovo tempio, estremamente necessario vista anche la precarietà della chiesetta esistente e l’incremento demografico che il quartiere aveva nel frattempo avuto. Il progetto venne affidato all'architetto Pietro Berzolla. Nel 1953 giunse intanto il riconoscimento a parrocchia e due anni dopo iniziarono i lavori per il nuovo edificio che, nel 1957, anche se incompleto, fu aperto al culto. L’inaugurazione ufficiale avvenne nel 1960. Grazie all’impegno di questo sacerdote negli anni successivi vennero costruiti anche la canonica e negli anni ‘80 la Casa della Gioventù, edificio polifunzionale che comprende un cinema-teatro, un grande salone per incontri e manifestazioni e tanti locali per lo svolgimento di attività varie. A riconoscimento dei suoi meriti nel 1985 ricevette la nomina a Monsignore.

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