Franco Gambarelli
Pincher quanto mi costi?
2018-09-02 16:57:11
Home > Cani > Pinscher nano: la sua storia, le sue origini Pinscher nano: la sua storia, le sue origini Paolo Mazzotta settembre 30, 2016 Cani Nessun commento La storia del pinscher nano, però, è cosa assai più antica, ed addirittura lo stanno a testimoniare dei reperti di natura archeologica il cui ritrovamento p avvenuto nei pressi di Costanza. I reperti rinvenuti sono ciò che rimane di crani canini da ricondurre più o meno all’epoca delle palafitte e sono la testimonianza di quanto quei cani assomigliassero ai Pinscher attuali. Purtroppo di questi cani non v’è testimonianza scritta perché, appartenendo, probabilmente, ad una classe contadina, non erano considerati una razza importante. Con le selezioni avvenute ad opera dell’uomo nel diciannovesimo secolo, presero origine le razze pinscher, pinscher nano, schnauzer e dobermann. A partire dalla fine dell’800 iniziarono a sorgere i primi club cinologici tedeschi e nel 1880 fu redatto il “Libro dell’origine del cane tedesco”. I pinscher con il vello ruvido furono classificati tra i cani “barboni”, mentre quelli dal vello liscio furono classificati tra i cani “da caccia”. Già nel 1876 in una esposizione di cani nella città di Amburgo ci fu una sfilata di pinscher dal pelo liscio ed anche dal pelo ruvido, avendosi in quella occasione la prima premiazione per questa razza di cani. Ma vediamo più nel dettaglio la razza DESCRIZIONE GENERICA DESCRIZIONE GENERICA Il Pinscher nano è l’elemento di spicco della famiglia degli Schnauzer, sia per diffusione che per la sua grande popolarità tra le famiglie, italiane e non solo. La sua origine è tedesca, e qui, prima della tipologia nana, la razza più diffusa era quella di taglia media, a pelo raso. La taglia media aveva un’ampia e antica diffusione in Germania orientale, oltre il confine naturale del fiume Reno, ma agli inizi del XX secolo fu scalzata dal tipo nano, che poi conquistò anche gli appassionati al di fuori della Germania, tanto che subito vennero iscritti più di 1300 esemplari nell’apposito libro delle origini, con diverse colorazioni del manto. Si selezionarono in particolare i Pinscher neri con chiazze brune chiare, oppure a tinta unica, solo bruni. Il nano è un diretto discendente del Pinscher medio, ma, come vedremo, non ha caratteristiche di nanismo, e infatti non manifesta difetti nella sua estetica, che sono propri di questa manifestazione. Il corpo e la testa sono difatti molto proporzionati fra loro, presentando una perfetta eleganza nei rapporti di misura, migliorate anche dal corto e lucido pelo, che ne conferiscono grazia e brillantezza. È un cane vivace, allegro e vivace, che può portare le sue orecchie sia piegate in basso che ben dritte, pronte a ascoltare tutti i rumori dell’ambiente circostante. La sua morfologia è quella del lupoide, e sia nelle misure, che nel peso, non vi è differenza tra i due sessi, che possono misurare entrambi tra i 25 e i 30 centimetri di altezza, con peso variabile tra i 4 e i 6 chilogrammi. Viene classificato dalla Federazione Canina Italiana come un molosside, e il prezzo medio di un esemplare con pedigree è di circa 6 o 700 euro. IL CARATTERE DEL PINSCHER NANO Il carattere del Pinscher nano rispecchia in tutto quello dei classici cani di taglia piccola: enorme vivacità, allegria, una certa dose di aggressività, anche il più delle volte solo molto rumorosa e non violenta, verso gli estranei, e di conseguenza grande attaccamento ai membri della famiglia, che segue costantemente e di cui desidera sempre la compagnia. Certamente anche il Pinscher può trasformarsi in un cane aggressivo e violento, se non riceve le giuste attenzioni e la giusta educazione. È infatti un cane molto giocherellone, e va quindi sempre tenuto al centro dell’attenzione e al centro di giochi stimolanti, che non lo annoino mai. Perché come tutti gli esseri viventi, anche il Pinscher ha dei lati negativi del carattere, che tendono a manifestarsi nei momenti di depressione e cattivi rapporti sia con altri cani che con i membri della famiglia. Le relazioni sono dunque molto im
Franco Gambarelli
Il Pincher
2018-09-02 16:36:19
Il Pinscher nano è l’elemento di spicco della famiglia degli Schnauzer, sia per diffusione che per la sua grande popolarità tra le famiglie, italiane e non solo. La sua origine è tedesca, e qui, prima della tipologia nana, la razza più diffusa era quella di taglia media, a pelo raso. La taglia media aveva un’ampia e antica diffusione in Germania orientale, oltre il confine naturale del fiume Reno, ma agli inizi del XX secolo fu scalzata dal tipo nano, che poi conquistò anche gli appassionati al di fuori della Germania, tanto che subito vennero iscritti più di 1300 esemplari nell’apposito libro delle origini, con diverse colorazioni del manto. Si selezionarono in particolare i Pinscher neri con chiazze brune chiare, oppure a tinta unica, solo bruni. Il nano è un diretto discendente del Pinscher medio, ma, come vedremo, non ha caratteristiche di nanismo, e infatti non manifesta difetti nella sua estetica, che sono propri di questa manifestazione. Il corpo e la testa sono difatti molto proporzionati fra loro, presentando una perfetta eleganza nei rapporti di misura, migliorate anche dal corto e lucido pelo, che ne conferiscono grazia e brillantezza. È un cane vivace, allegro e vivace, che può portare le sue orecchie sia piegate in basso che ben dritte, pronte a ascoltare tutti i rumori dell’ambiente circostante. La sua morfologia è quella del lupoide, e sia nelle misure, che nel peso, non vi è differenza tra i due sessi, che possono misurare entrambi tra i 25 e i 30 centimetri di altezza, con peso variabile tra i 4 e i 6 chilogrammi. Viene classificato dalla Federazione Canina Italiana come un molosside, e il prezzo medio di un esemplare con pedigree è di circa 6 o 700 euro. IL CARATTERE DEL PINSCHER NANO Il carattere del Pinscher nano rispecchia in tutto quello dei classici cani di taglia piccola: enorme vivacità, allegria, una certa dose di aggressività, anche il più delle volte solo molto rumorosa e non violenta, verso gli estranei, e di conseguenza grande attaccamento ai membri della famiglia, che segue costantemente e di cui desidera sempre la compagnia. Certamente anche il Pinscher può trasformarsi in un cane aggressivo e violento, se non riceve le giuste attenzioni e la giusta educazione. È infatti un cane molto giocherellone, e va quindi sempre tenuto al centro dell’attenzione e al centro di giochi stimolanti, che non lo annoino mai. Perché come tutti gli esseri viventi, anche il Pinscher ha dei lati negativi del carattere, che tendono a manifestarsi nei momenti di depressione e cattivi rapporti sia con altri cani che con i membri della famiglia. Le relazioni sono dunque molto importanti, fin da quando è cucciolo, e quindi vanno stabilite in un rapporto di fiducia, non violento, tra noi e lui. Il Pinscher ha il grande vantaggio di essere molto intelligente e di apprendere facilmente e subito durante l’addestramento. Non avremo quindi grandi difficoltà, se seguiremo il training giusto, a stabilire un’ottima relazione con lui e a crescere un cane sano, gentile e premuroso, ma soprattutto felice. Tra i consigli per un addestramento adeguato, c’è quello di evitare sempre lo stress e gli atteggiamenti aggressivi, limitando le sedute ad “orari normali” e non prolungati. Questo tipo di approccio porterà il cane ad avere grande piacere nel vivere con noi, specialmente negli stretti spazi degli appartamenti. Il cane inoltre, sarà portato ad un naturale affetto e protezione verso di noi, dimostrandosi anche un valido cane da guardia, seppur molto piccolo. Il suo carattere lo portano a essere un cane perfetto per la coabitazione con i membri “più deboli” come i bambini e gli anziani, verso i quali si dimostra molto protettivo. Ama molto le coccole, e nel caso dobbiate rimproverarlo, non siate troppo aggressivi, ma sfruttate la sua grande intelligenza per fargli comprendere gli errori senza deteriorare il vostro rapporto con lui. Un aspetto molto importante da valutare se voleste avere un Pinscher è la sua grande sofferenza verso la solitudine. Se siete molto impegnati sul lavoro, single, e dovete lasciar
Franco Gambarelli
Il Pincher
2018-09-02 16:15:57