Franco Gambarelli

La Pertite

2018-06-27 22:23:45

“Italia Nostra”: «Piacenza è carente di verde, la Pertite deve essere un parco» „ “Italia Nostra”: «Piacenza è carente di verde, la Pertite deve essere un parco» Anche il Consiglio Direttivo di Italia Nostra sezione di Piacenza prende una posizione sul futuro dell’area ex Pertite “ Potrebbe interessarti: http://www.ilpiacenza.it/politica/italia-nostra-piacenza-e-carente-di-verde-la-pertite-deve-essere-un-parco.html Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/ilPiacenza.it “Italia Nostra”: «Piacenza è carente di verde, la Pertite deve essere un parco» „ Anche il Consiglio Direttivo di Italia Nostra sezione di Piacenza prende una posizione sul futuro dell’area ex Pertite. «La sezione Italia Nostra di Piacenza – spiega Anna Lalatta a nome del gruppo - in relazione al problema della scelta dell'area ove dovrebbe sorgere il nuovo ospedale, ribadisce, come già fatto in più occasioni, la necessità che l'area della Pertite sia totalmente destinata a verde pubblico come deliberato l'anno passato dal Consiglio Comunale. La città di Piacenza infatti, notevolmente carente nella dotazione di verde e con un inquinamento dell'aria che ha raggiunto anche quest'anno livelli altissimi non più sopportabili, non può perdere l'occasione di acquisire gratuitamente quest'area da destinare a "bosco in città" su modello di tanti esempi di città europee. Non vi sono, infatti, aree alternative di tale superficie adiacenti al nostro centro storico, da destinare a verde. L'associazione Italia Nostra auspica quindi che tutto il Consiglio Comunale nella prossima seduta del 25 giugno aderisca compatto alla scelta di non costruire il nuovo ospedale nell'area della Pertite dimostrando così grande sensibilità e attenzione ai problemi della salvaguardia ambientale ed alla salute dei cittadini». PUBBLICITÀ “ Potrebbe interessarti: http://www.ilpiacenza.it/politica/italia-nostra-piacenza-e-carente-di-verde-la-pertite-deve-essere-un-parco.html Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/ilPiacenza.it

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Franco Gambarelli

La chiesa di S. Agostino a Piacenza

2018-06-27 22:15:55

Demanio, aggiudicata l'ex chiesa di Sant'Agostino: a Piacenza un nuovo tempio di arte e cultura „ Demanio, aggiudicata l'ex chiesa di Sant'Agostino: a Piacenza un nuovo tempio di arte e cultura Si è conclusa con successo la gara per la concessione del bene aggiudicato alla società “Galleria Enrica De Micheli S.r.l” per un periodo di 25 anni. L’offerta vincitrice, in aggiudicazione provvisoria, prevede un investimento di circa 200mila euro per la ristrutturazione dell’immobile, oltre a un canone annuo di 2500 euro “ Potrebbe interessarti: http://www.ilpiacenza.it/politica/demanio-aggiudicata-l-ex-chiesa-di-sant-agostino-a-piacenza-un-nuovo-tempio-di-arte-e-cultura.html Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/ilPiacenza.it Demanio, aggiudicata l'ex chiesa di Sant'Agostino: a Piacenza un nuovo tempio di arte e cultura „ Arte e cultura ed attività ricreative: ecco gli ingredienti protagonisti della rinascita dell’ex Chiesa di Sant’Agostino a Piacenza. Si è conclusa con successo la gara per la concessione del bene aggiudicato alla società “Galleria Enrica De Micheli S.r.l” per un periodo di 25 anni. L’offerta vincitrice, in aggiudicazione provvisoria, prevede un investimento di circa 200mila euro per la ristrutturazione dell’immobile, oltre a un canone annuo di 2.500 euro. Il risultato raggiunto rappresenta l’esito positivo di percorso di valorizzazione attentamente pianificato che ha agito su fronti diversi: da un lato ha coinvolto i cittadini e il territorio, a partire dalla fine del 2015, con la consultazione online Immobili Pubblici a Piacenza dall’altro ha previsto importanti interventi di riqualificazione sulla struttura avviando da subito il recupero architettonico dell’Ex Chiesa di Sant’Agostino. Gli interventi sono iniziati con l’allestimento dell’illuminazione artistica della facciata principale dell’ex basilica, proposto con la collaborazione del Comune di Piacenza e di Enel Sole e realizzato con la posa di due pali di illuminazione sul limite del sagrato, ai margini della sede stradale dello Stradone Farnese. Nel 2016 l’Agenzia del Demanio ha poi investito 800.000 euro per ripristinare le funzionalità del tetto e del sistema di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche dell’ex basilica. L’Agenzia ha inoltre completato l’impianto di illuminazione artistica accendendo le luci anche sul tiburio e sulla lanterna, rendendo l’immobile un punto di riferimento nello skyline urbano anche nelle ore notturne. Grazie alla collaborazione con il Comune è stato possibile mantenere l’ex chiesa viva e fruibile da parte della comunità attivando diverse concessioni temporanee che hanno permesso di capire meglio le possibili destinazioni d’uso del bene. Nel febbraio 2016 è stata palcoscenico per le iniziative relative alla “silent disco”, evento di musica ed intrattenimento, organizzato a fini benefici e, pertanto, connotato da forte valenza sociale. E’ stata poi cornice di GiocaCon, manifestazione dedicata ai giochi da tavolo e del convegno sul tema “Natura In Citta’, nell’ambito dell’iniziativa “Piacenza GreenCity” volta alla riscoperta del rapporto città-natura. “ Potrebbe interessarti: http://www.ilpiacenza.it/politica/demanio-aggiudicata-l-ex-chiesa-di-sant-agostino-a-piacenza-un-nuovo-tempio-di-arte-e-cultura.html Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/ilPiacenza.it Demanio, aggiudicata l'ex chiesa di Sant'Agostino: a Piacenza un nuovo tempio di arte e cultura „ Nell’estate di quest’anno, in occasione delle Manifestazioni antoniniane 2017, si sono svolti fra le navate della ex basilica due diversi eventi lirici, il Trovatore e la Cavalleria Rusticana, che hanno riscosso un clamoroso successo, anche grazie alla recuperata cornice del compendio architettonico. “Abbiamo voluto accendere i riflettori sull’ex chiesa di Sant’Agostino, non solo fisicamente ma anche virtualmente. Abbiamo lavorato preventivamente per creare le condizioni ottimali per inserire il bene in un circuito virtuoso di valorizzazione rendendolo appetibile per il mercato - ha dichiarato il direttore dell’Age

Franco Gambarelli

La Basilica di S.Maria di Campagna

2018-06-27 15:52:35

Indirizzo: Piazzale delle Crociate, 5 Telefono: 0523 490728 Sito internet ufficiale: santamariadicampagna.com Orario di apertura: feriale: 8.00-12.00/15.30-18.00 festivo: 7.00-12.00/15.30-19.00 Eretta su iniziativa di un gruppo di cittadini che si costituì in fabbriceria, nei primi anni del sedicesimo secolo (1522- 1528), la chiesa sorge sull'area occupata in precedenza da un altro edificio sacro (il santuario di Santa Maria di Campagnola), dove si venerava un’ immagine lignea della Madonna con il Bambino che risaliva al XIV secolo; qui, secondo la tradizione, il Pontefice Urbano II nel 1095 avrebbe annunciato l 'intenzione di bandire la prima Crociata in Terra Santa. Progettista e direttore dei lavori fu l’architetto piacentino Alessio Tramello. La chiesa è a pianta centrale, secondo uno schema abbastanza diffuso in questi anni: si distingue per l'armonia della disposizione degli spazi e dei volumi organizzati in modo essenziale ed equilibrato; armonia che, in qualche modo, verrà alterata sul finire del Settecento quando interventi strutturali allungheranno uno dei bracci per dare forma al coro e all’attuale presbiterio. Eccezionali sono le decorazioni e gli affreschi che ne ricoprono gli interni. Tra gli artisti che vi hanno lavorato con cicli di opere di grande respiro, vi è Antonio Sacchi detto il Pordenone. Suo, sulla parete d'ingresso, è il Sant'Agostino e subito dopo la cappella dei Re Magi interamente affrescata dall’artista come anche la successiva cappella di Santa Caterina. Uscendo dalla cappella nel braccio vicino opere di Camillo Procaccini e Gaspare Traversi. In sagrestia tele di Gaspare Landi e di Giulio Campi; la cappella di Sant'Antonio presenta opere di Pietro Antonio Avanzini, Camillo Procaccini e dei fratelli Bibiena; nel braccio destro della croce hanno lavorato Alessandro Tiarini, Antonio Triva e Ignazio Stern; nella cappella di Santa Vittoria Martire opere di Ferrante Moreschi, Bernardino Gatti (San Giorgio che uccide il drago), Paolo Bozzini, Ludovico Pesci e Daniele Crespi. Su tutto domina il poderoso complesso della cupola che si erge nel mezzo della croce greca: nella lanterna è raffigurato l'Eterno Padre sostenuto da una gloria di angeli da cui discendono personaggi e storie della cristianità; gli affreschi sono opera del Pordenone e del Sojaro. Il pavimento in marmo a vari colori è opera dell’artista milanese Giambattista Carrà (1595), notevole anche la statua di Ranuccio I Farnese opera di Francesco Mochi (1616). data ultima modifica: 18/03/2018 - data ultima revisione totale: 08/03/2013

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