Fondazione AlMa

Founder Junior

William Shakespeare

2019-01-28 05:23:58

Se non ricordi che l’amore t’abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato.

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Fondazione AlMa

Founder Junior

Erasmo da Rotterdam

2019-01-28 05:22:44

Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia.

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Fondazione AlMa

Founder Junior

La prima parte dell'articolo di Isabella pubblicato nel libro STORIE DI VITA BIPOLARE, Umberto Marotta Progetto Cultura, 2018

2019-01-28 05:20:23

La mia follia per farvi pensare della malattia mentale di cui non si vuol parlare Ignoranza e arroganza cominciano a pesare. La depressione è nota, ma cos’è la mania? Ora vi racconto la giornata di una maniaca schizoide bipolare. Vi elenco sette punti che basteranno a dare un quadro ben preciso di quanto affolla la mente di un pazzo. Qualcosa in noi matti ci tiene in forze, ma è un qualcosa a cui neppure gli psichiatri sembrano saper dare un nome. La mente balza da un pensiero all’altro senza tregua, pensieri che cullerebbero chiunque altro in un piacevole sonno. Potremmo non dormire per giorni, trascinati dalla corrente di ossessione in ossessione. Freddie Mercury cantava Don’t Stop Me Now, e non c’è proprio alcun rischio che qualcuno mi freni...La malattia mentale, l’assenza di peso nel campo dell’informazione. Non se ne parla o non se ne vuole parlare, e chi c’è nato si nasconde. Il World Mental Health Day, il giorno dedicato ai folli, è trascorso da pochissimo e non ha aperto dibattiti. Mentre scrivo, accanto a me ci sono scatole su scatole: antidepressivi, sedativi, sonniferi, antipsicotici, la mia terapia quotidiana. Ma gli amici si eclissano, non mi domandano mai nulla. Rispetto? Timore? Orgoglio e dignità, come nella celebre scena del centro d’igiene mentale di Massimo Troisi? Invece i consigli, mai richiesti, fioccano: ma una tisana al tiglio non aiuterebbe? Una passeggiata in centro, forse? Magari un gelato con un amico? Immagino che il buon Franco Basaglia non sedasse i suoi pazienti con i filtrofiore Bonomelli, ma gli sconosciuti si sentono in dovere di dire la propria, facendoci oltretutto passare per autentici fessi. Perché avvelenarsi con decine di pillole quando mezz’ora di yoga mattutino o una centrifuga al sedano possono curare ogni male? Sciampiste ed estetiste, complice il lungo tempo di posa di molti trattamenti di bellezza, hanno un rimedio per tutto. Io parlo il meno possibile, evitando la questione. Ignoranza e arroganza cominciano a pesare. La depressione è nota, ma cos’è la mania?L’articolo vi ricorderà il mio editoriale sul quarantennale dell’abolizione dei manicomi in Italia. Parlerò di noi e di voi generalizzando in matti e normali; i lettori capiranno. E parlerò della mania, comune a schizoidi, schizofrenici, bipolari. Una mania che non ha sfumature, è bianca o nera, positiva o negativa. Paranoia, nevrosi, ossessione: comunque la si chiami ha tratti caratteristici che molti ignorano. I più ne scambiano i sintomi per un banale caratteraccio, isolandoci.L’inappetenza. L’assoluta mancanza di appetito è una caratteristica tra le più bizzarre nella mania. Quando la mente corre a perdifiato e le idee si fanno sempre più fitte non mi tenterebbero neppure una fetta di torta al cioccolato, una bella carbonara verace, la creazione pluripremiata di uno chef stellato. I miei amici, anche quelli a dieta, confessano che a poche ore dal pranzo lo stomaco brontola e reclama uno spuntino. Qualcosa in noi matti ci tiene in forze, ma è un qualcosa a cui neppure gli psichiatri sembrano saper dare un nome. L’idea di mangiare non mi sfiora la mente, anzi: il pensiero di portarmi alla bocca qualcosa di solido mi dà una lieve agitazione. Mangiare richiede pazienza, pranzi e cene sono rituali. Quando sono in compagnia e la fase maniacale si acuisce, fingo di aver mangiato troppo a pranzo e di preferire un tè caldo, col quel tanto di miele che basta a non farmi svenire sfinita. Nella speranza, ormai forse vana, che nessuno colga la causa imbarazzante della mia inappetenza, che così come è venuta se ne va in qualche giorno. La grande abbuffata è poi d’obbligo. (Mentre scrivo è ora di cena, l’ennesima cena saltata. Non preoccupatevi per me: mi reggo perfettamente in piedi. Per ora.)Flusso ininterrotto di pensieri. Questo tratto della mania può ingannare: ognuno di voi crederà di averlo provato, magari in una notte insonne o per aver perso il lavoro. Ma questo è diverso. Non è angoscia, non è felicità: sono giochi di parole, idee, appunti di lavoro.......

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