Sto promuovendo un nuovo progetto, l'ambulatorio AlMa, per la Fondazione dedicata ad Alvise. www.alvisemarotta.org
Si in suo ricordo per sperare che anche in futuro al di là della mia presenza in tanti possano ricordarlo e possano trovare un sostegno un aiuto da chi in suo nome attraverso la Fondazione opera a favore del prossimo. Confido sia compreso il mio sentimento che è sempre più forte anche se sono molte le persone che mi fanno capire con il loro silenzio l'assenza ma ancor meglio con il loro comportamento che è passato tanto tempo dalla salita in cielo di Alvise. E per loro tutto è dietro le spalle. Non è così. Per me come per tutti genitori che hanno un figlio in cielo non è così e ringrazio invece quanti hanno sostenuto la Fondazione AlMa dedicata ad Alvise in questi anni e sono tanti. Sono loro la mia vera forza. A loro debbo molto. Agli altri non mi resta che augurare ogni bene ma proprio ogni bene in particolare per chi è a loro vicino. Tutto qua. Un augurio sentito, come dire di cuore. Di più non posso. La Fondazione è sempre aperta disponibile e trasparente nella sua gestione e attività. Ora spero di avviare l'ambulatorio AlMa in una sede propria e consona in centro città. Ci riuscirò anche se ci vorrà un altro anno ci riuscirò e senza mettere le mani in tasca di nessuno, cosa che non ho mai fatto in vita mia.
Dunque una iniziativa a favore di chi chiede un sostegno psicologico un aiuto morale un ascolto. Ad oggi... secondo un recente monitoraggio dal 2005 al 2018 sono oltre 1.300 le persone che hanno chiesto e ottenuto dalla Fondazione quello che cercavano. E andremo avanti nonostante gli amici? di un tempo e non solo loro che non si fanno più sentire con motivazioni tanto diverse ma assordanti anche se mute oltre che sterili e incomprensibili. Almeno per me.
La Fondazione AlMa ha avuto molti tirocinanti universitari e volontari e a ciascuno di loro dopo alcuni mesi passati con noi ho chiesto di scrivere un commento su questa esperienza . Oggi vi presento Marcello e quello che lui ha scritto...
Figlio di un mio caro collega, conosco da anni anche la madre ed è proprio grazie a loro che ho avuto modo di conoscere Marcello. Un caro ragazzo, che ha fatto dapprima un lungo tirocinio presso la sede della Fondazione, e poi un altro di volontariato, tanto da giungere nel periodo alla sua laurea in Economia. Da anni fa parte del collegio sindacale della Fondazione ed è stato il primo componente degli organi della nostra giovane istituzione che non ha conosciuto di persona Alvise.
“Aiutando il prossimo rendo la mia vita meno vuota”
Sono venuto a conoscenza della Fondazione tramite i miei genitori che già conoscevano il presidente Umberto Marotta. Era fine settembre e dovevo per motivi universitari intraprendere un’esperienza di stage. Il primo ingresso in Fondazione è stato difficile, ricordo benissimo quella mattina: ero agitato, sudavo, per paura non volevo varcare la soglia di ingresso. Poi, facendomi forza, ho suonato il campanello ed il cancello si è aperto. Da quel momento per me è iniziata una nuova vita, che ancora oggi vivo e assaporo. Prima la mia vita era monotona, triste, oggi grazie alla Fondazione, e grazie soprattutto al ricordo di Alvise, inizia ad avere un significato. Ormai sono mesi che collaboro con Umberto e i ragazzi della Fondazione per un grande progetto: rendere felice la vita delle persone. Aiutando il prossimo rendo la mia vita meno vuota e porto avanti la missione iniziata da Alvise. Una missione coraggiosa che lui ha portato avanti finché ha potuto ed io oggi sento in dovere di portarla a termine con il sostegno di tutti i miei colleghi. Grazie, Umberto, per avermi dato questa possibilità e ringrazio soprattutto Alvise che dall’alto ci protegge e ci aiuta a diffondere nel mondo il suo messaggio di vita.