Fondazione AlMa

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IL DIARIO DELLA FONDAZIONE AlMa

2019-02-05 14:19:55

Altra giornata di impegni in Fondazione con Carlo Roberto Luca e Lorenzo. Io sono arrivato in sede intorno alle 10 e 30 in quanto impegnato in una sessione di fisioterapia, alla quale mi sottopongo da inizio 2016, da dopo un anno dell'incidente che ho subito e che mi ha provocato la frattura della colonna vertebrale. Sono passati 4 anni e continuo a sottopormi a cicli mensili di fisioterapia di almeno dieci giornate. Dunque in sede nel frattempo vi sono state alcune novità, tre donazioni di sostenitori ma anche due richieste di aiuto, questa volta di persone in cerca di occupazione e che hanno vissuto un periodo di depressione a causa proprio della perdita del posto di lavoro. Sono i figli della crisi. Quelli che cercano di recuperare la propria dignità con il lavoro e non con l'elemosina dello stato. I miei collaboratori come previsto mi hanno fissato un appuntamento per fine settimana, così conoscerò queste nuove per me situazioni. Da anni cerchiamo di mettere in contatto queste richieste con società e studi professionali. e posso dire che qualche buon risultato lo abbiamo avuto. A seguire in tarda mattinata un incontro con il responsabile di un altra struttura no profit che chiede di tanto in tanto la nostra collaborazione per mettere a posto "le carte" i verbali, ecc...Facciamo anche questo. Non vi è stato così tempo di riprendere a lavorare al nuovo progetto editoriale della Collana...Donne bipolari. Lo riprenderemo domani- Sarà una giornata piena in quanto la Fondazione sarà aperta anche nel pomeriggio. .Per concludere abbiamo poi consegnato al corriere un lotto di libri che questa volta andranno a Pisa. .Passata così un altra giornata di lavoro, una giornata piena e proprio per questi motivi continua il cammino della Fondazione per rispondere a domande esigenze e richieste di aiuto alle quali sinora in qualche modo siamo riusciti a dare risposta....a domani allora ed ancora grazie per quanto vorrete destinare alla nostra iniziativa....

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SANT'AGATA: LA SANTA DEL GIORNO

2019-02-05 06:05:52

AUGURI A TUTTE COLORO CHE SI CHIAMANO AGATA Il 5 febbraio la Chiesa cattolica celebra Sant’Agata, vergine e martire, santa patrona di Catania, di Malta e della Repubblica di San Marino. Sant’Agata è vissuta durante il III secolo d.C., nata (secondo la leggenda ed alcune fonti) da una famiglia di nobili a Catania intorno al 235 d.C. sotto il consolato di Quinziano. La tradizione vuole che si sia consacrata a Dio all’età di 15 anni, richiedendo al Vescovo di Catania di portare il velo rosso delle vergini consacrate e diventare diaconessa. Le fonti storiche e le leggi dell’epoca dimostrano che la ragazza doveva avere almeno 21 anni per poter ricoprire tale ruolo, teoria accreditata dal fatto che alcuni documenti attestano che Agata era proprietaria di beni immobili (quindi maggiorenne) e che durante il suo processo fu attuata la Lex Laetoria, una legge indirizzata ai giovani dai 20 ai 25 anni, dove in caso di ingiustizie da parte dell’inquisitore permetteva a chiunque di insorgere (difatti al processo il proconsole Quinziano fu costretto a fuggire per non essere linciato dalla folla), perciò il suo reale anno di nascita dovrebbe risalire almeno al 229 d.C. Come diaconessa Agata svolgeva prevalentemente compiti di catechesi, soprattutto per i più piccoli, per prepararli al battesimo, alla comunione e alla cresima. Verso la fine del 250 d.C. e l’inizio del 251 d.C. Quinziano arrivò a Catania e mise in atto l’editto dell’imperatore Decio, che imponeva a tutti la conversione alla religione pagana, attuando una crudele persecuzione a chiunque si opponesse. Agata e la sua famiglia fuggirono a Palermo, ma furono scoperti e riportati a Catania. Quando il proconsole vide la fanciulla di persona si invaghì di lei e, messo al corrente della sua consacrazione, le chiese di convertirsi alla religione pagana. Al suo netto rifiuto Quinziano la inviò per un mese presso la cortigiana Afrodisia, persona molto corrotta e dedita alla prostituzione, che, con varie pressioni psicologiche e minacce, tentò di corrompere la Santa. Agata, invece, si affidò ancora di più a Dio portando Afrodisia ad arrendersi e a riconsegnare la giovane a Quinziano. Il proconsole, spazientito e, molto probabilmente, bramoso anche delle ricchezze materiali di Agata, convocò la ragazza al palazzo pretorio e con un brevissimo processo venne incarcerata e sottoposta ad atroci violenze. La leggenda narra che nella notte in cui subì tale tortura le apparve San Pietro che le guarì le ferite e la confortò.La notte dopo l’ennesimo martirio, la tortura dei carboni ardenti, morì nella sua cella il 5 febbraio 251 d.C. Sant’Agata fu venerata sin dal primo anniversario della sua morte, difatti si narra che nel 252 d.C. ci fu un’eruzione dell’Etna che distrusse numerosi villaggi, allora i catanesi presero il velo di Sant’Agata e lo portarono in processione e l’eruzione si bloccò. Questo è uno dei tanti miracoli attribuiti alla Santa. I primi festeggiamenti legati alla giovane ebbero luogo in maniera spontanea nel 1126 quando le spoglie di Agata, rubate nel 1040, furono ritrovate e restituite da due soldati, Gilberto e Goselino. Ai nostri giorni Sant’Agata viene celebrata dal 3 al 5 febbraio. In tutte le strade del centro storico di Catania si accendono delle luci artistiche per donare l’atmosfera della festa. Il 3 febbraio si aprono i festeggiamenti con una processione a cui sono presenti, oltre ai turisti e ai credenti, le più alte cariche religiose e istituzionali della città. La processione si conclude la sera in piazza Duomo con l’atteso spettacolo pirotecnico. La mattina del 4 febbraio si celebra la messa dell’Aurora, dove si prelevano le reliquie consacrate del busto di Sant’Agata e si portano in processione presso un percorso esterno che si conclude con il rientro alla Basilica, in tarda notte. Nella mattina del 5 febbraio si assiste alla celebrazione della messa presso la Basilica, con il busto reliquario ancora esposto nella chiesa. Al termine della cerimonia ha inizio una seconda processione con un percorso all’interno della città che termina la mattina del 6 febbraio.

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5 FEBBRAIO - FESTA DI LIBERAZIONE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO E FESTA DI SANT'AGATA

2019-02-05 06:01:37

5 Febbraio – Festa di Liberazione della Repubblica di San Marino e Festa di Sant’Agata La Festa che la Repubblica di San Marino dedica a Sant’Agata è sicuramente una delle più sentite e suggestive tra le feste istituzionali.San Marino festeggia ogni anno la Santa, patrona della città di Catania e compatrona della Repubblica. La festa risale al 5 febbraio 1740, quando il cardinale Enriquez, inviato dalla Santa Sede, restituì quell’autonomia e quella libertà che nei mesi precedenti il cardinale Alberoni aveva cercato di minare. Da allora la ricorrenza viene festeggiata con una suggestiva cerimonia con processione che si snoda da Borgo Maggiore sino alla Basilica del Santo nel centro storico di San Marino, con inizio alle ore 14.30. In serata, con inizio alle ore 21.00, la compagnia “Il Piccolo Teatro Arnaldo Martelli” rappresenta nel Teatro Titano una commedia in vernacolo sammarinese.

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