Silvana Gaggiotti

Founder Starter

Aglio: pro e...contro

27/11/2018, 17:09

L'aglio, conosciutissimo in tutte le case e nelle cucine di tanti paesi è una pianta originaria dell’Asia centrale. Non a tutti piace il suo "strano" sapore e non tutti riescono a mangiarlo. Ma le sue proprietà sono innumerevoli. Pare che gli antichi egizi lo dessero da mangiare agli schiavi per aumentare la loro resistenza e per prevenire le malattie. Nell'antica Grecia pare fossero gli atlenti a trarne beneficio, masticandone (sigh!) uno spicchio prima di eventi sportivi. In uso in tutte le cucine del mondo, anche nella nostra beneamata cucina italiana. I suoi pregi? Innanzi tutto è povero di calorie, ma contiene calcio, fosforo, selenio, potassio e molte vitamine. Viene raccomandato in caso di raffreddore, sindrome influenzale, otite, faringite e bronchite. L’aglio viene ritenuto un ottimo immunostimolante. Inoltre viene consigliato nel trattamento preventivo per i disturbi di tipo cardiocircolatorio. Ma, come tutte le cose, presenta anche dei contro: infatti può risultare pesante nella digestione e poi crea, specialmente se mangiato crudo, una certa PESANTEZZA DI ALITO. Ci sono, però, dei metodi per attenuare questo problema: c'è chi toglie il germoglio verde che si trova in mezzo allo spicchio e chi preferisce schiacciare lo spicchio con la pellicina esterna e poi metterlo in cottura. Comunque sia e anche contro il parere di alcuni medici che sono contrari all'uso dell'aglio, dobbiamo dire che su molti piatti ci sta che è una meraviglia!

Silvana Gaggiotti

Founder Starter

Essere se stessi

27/11/2018, 10:42

Un giorno un uomo, attraversando la foresta, trovò un aquilotto, lo portò a casa e lo mise nel pollaio dove imparò presto a beccare il mangime delle galline e a comportarsi come loro. Un giorno un naturalista, che si trovò a passare di là, chiese come mai un’aquila, la regina degli uccelli, si fosse ridotta a vivere con le galline.“Perché l’ho nutrita con mangime di gallina e le ho insegnato a essere una gallina , e non ha mai imparato a volare”- replicò il proprietario.- “Si comporta come una gallina e dunque non è più un’aquila”.“Tuttavia”- insistette il naturalista - “possiede ancora il cuore di un’aquila e può certamente imparare a volare”. Dopo averne parlato a lungo, i due si trovarono d’accordo nel voler scoprire se ciò era possibile. Il naturalista prese con delicatezza l’aquila fra le braccia e le disse: “Tu appartieni al cielo, non alla terra. Spiega le tue ali e vola”. Ma l’aquila si sentiva piuttosto confusa. Non sapeva bene chi era e, vedendo le galline che beccavano il mangime, saltò giù e si unì a loro. Per niente scoraggiato, il naturalista tornò il giorno dopo a riprendere l’aquila, la portò sul tetto della casa e la incitò di nuovo dicendo: “Tu sei un’aquila. Apri le tue ali e vola”. Ma l’aquila aveva paura di questo nuovo se stesso che non conosceva il mondo; ancora una volta saltò giù e andò a beccare il mangime. Il terzo giorno il naturalista si alzò di buonora, andò a prendere l’aquila e la portò sulla cima di una montagna. Lì sollevò in alto la regina degli uccelli e cercò di incoraggiarla dicendo: “Sei un’aquila, appartieni al cielo e alla terra, apri ora le tue ali e vola”. L’aquila si guardò intorno , guardò in giù verso il pollaio, guardò in su verso il cielo. MA non volò ancora. Allora il naturalista la sollevò verso il sole e l’aquila cominciò a tremare e piano piano aprì le ali. Infine, con un grido trionfante, spiccò il volo verso il cielo. Può darsi che l’aquila ricordi ancora le galline con nostalgia; può darsi anche che di tanto in tanto torni a fare visita nel pollaio. Ma per quanto si sa non è più tornata a vivere come una gallina. Era un’aquila, sebbene fosse stata nutrita e allevata come una gallina. Proprio come l’aquila, ognuno di noi può imparare a vivere secondo le proprie reali potenzialità di vincente. (James Aggrey)

Silvana Gaggiotti

Founder Starter

D.B.

26/11/2018, 21:22

🙏

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