Pesci Mondo Sommerso - Blog

Pesci Mondo Sommerso

Immergiamoci nel loro mondo

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Vediamo questo bellissimo corallo, Acropora humilis, chiamato anche Madrepora Branch. La colonia è formata di solito da moltissimi piccoli polipi, ognuno dei quali è ricoperto da un tubo poroso di carbonato di calcio, detto Corallite, che a sua volta é ricoperto dal Cenosarco, un tessuto epiteliale canalizzato che collega tutte le cavità gastriche dei polipi. Lo scheletro calcareo è completamente ricoperto dal cenosarco su cui si aprono le aperture orali dei singoli individui. Di giorno i vari polipi si ritirano nel cenosarco carnoso che si gonfia per esporre quanta più superficie possibile alla luce del sole; di notte, invece invece espandono la corona dei loro tentacoli al di fuori della mesoglea comune per cercare di ghermire qualche piccolo animale, facendo con questo letteralmente fiorire la colonia. Generalmente la maggior parte dei bisogni nutrizionali di questo Antozoo viene soddisfatta dalla fotosintesi clorofilliana. É un piccolo Antozoo ermatipico coloniale, appartenente all'ordine dei Madreporari o Scleractinia, famiglia delle Acroporidae; endemico nel Mar Rosso, nell'Oceano Indiano e nell'Oceano Pacifico.

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Detto anche Squalo Nero, é una specie thailandese, é chiamato così perché la forma ricorda quella degli squali, molto allungata, snella, idrodinamica, con il dorso arcuato e il ventre appiattito. Il suo nome scientifico é Labeo bicolor, ha la testa piccola e la bocca rivolta verso il basso, è circondata nella parte inferiore da brevi barbigli. La pinna dorsale è molto alta con apice acuto. La colorazione di fondo è nero vellutata, comprese le pinne che possono presentare la punta bianca. La coda è di un'intesa tinta rosso arancio. Le femmine si distinguono per le dimensioni maggiori. Il labeo bicolore è onnivoro e si nutre sia di cibo in scaglie sia di cibo vivo sia di alimenti vegetali come insalata e spinaci. E' un pesce decisamente territoriale, che per difendere il suo spazio non esita ad attaccare violentemente eventuali rivali, soprattutto i conspecifici, ma anche di specie diverse. Per questo motivo è consigliabile non introdurre nell'acquario pesci di piccole dimensioni che verrebbero aggrediti e divorati.

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Pesce angelo pigmeo fiammeggiante, e già il nome rende l’idea del suo aspetto con colori accesi, ma il suo nome scientifico é Centropyge Loricula, e questo già ci ricorda altro... Ma proseguiamo con il suo aspetto, presenta un corpo ovoidale molto compresso lateralmente sui fianchi, la testa è piccola, appuntita, con la fronte leggermente convessa, la bocca, dalle labbra carnose, si è trasformata in un becco simile a quello dei pappagalli e reca numerosi denti simili a degli spazzolini. É un pesciolino che si ambienta difficilmente perché è molto timido e pauroso, soffre della presenza di altri pesci voraci perché gli rubano il cibo. Se lo teniamo in un acquario sarebbe meglio acquistare esemplari meno viraci, è onnivoro e predilige mangime surgelato, oppure liofilizzato o secco in granuli ed anche le apposite sfoglie di alghe liofilizzate, foglie di insalata, lattuga o spinaci bolliti, rotelle di banana o di zucchina. É abbastanza resistente alle malattie, soffre per i valori troppo bassi del PH e per eccessive concentrazioni di nitrati e fosfati, nel qual caso perde i colori brillanti e diventa pigro e svogliato. Tutto sommato diciamo che é un simpatico pesciolino, un po’ pauroso ma ha bisogno di tempo. Quindi se ne compriamo uno diamogli fiducia. Foto: Anthony

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