Pesci Mondo Sommerso

Immergiamoci nel loro mondo

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La sogliola, che non supera i 60 centimetri di lunghezza, è riconoscibile per la forma pressoché ovale, la piccolezza del peduncolo caudale e la lunghezza della pinna dorsale, che si prolunga fino alla coda. La bocca è molto incurvata, e solo la mascella inferiore possiede dei minuscoli denti. La si incontra lungo tutte le coste dell’Europa occidentale, dall’Africa settentrionale fino alla Norvegia. E’ comunissima nel mare del Nord, da dove risale i corsi dei fiumi, ed è pure diffusa nel Mediterraneo. Il pescato annuale ammonta a circa ventimila tonnellate. La sogliola preferisce i fondi sabbiosi o coperti da sassolini e frequenta le acque costiere, a profondità minime, spesso allo sbocco dei fiumi. Di abitudini stanziali, va alla ricerca di piccole prede, di cui si nutre smuovendo il fango o la sabbia con le pinne. Depone uova piccolissime, galleggianti, da cui escono larve simmetriche.

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La Vongola oceanica la più anziana nata tra 405 e 410 anni fa: è la scoperta della Scuola Oceanografica della Bangor University (Galles). Il nome della vongola è quello comunemente utilizzato per indicare tutti i molluschi bivalvi. Vongola, sebbene questo nome sia entrato a far parte del linguaggio di tutti gli italiani, originariamente il nome ‘vongola’ era nato nel volgare napoletano. Sono moltissimi gli animali ad appartenere alla categoria dei molluschi bivalvi. Ma vi parliamo della vongola Arctica Islandica, questo è il nome scientifico del mollusco ritratto qui accanto, è stato pescato lungo le coste dell’Islanda. Il bivalve è stato prontamente ribattezzato “Ming” dal nome della dinastia cinese che regnava quando nacque. Con i suoi quattro secoli di vita, calcolati osservando gli anelli dalla conchiglia, Ming ha sbaragliato tutti i precedenti record di longevità. In base al Guinness dei primati, infatti, l’animale più vecchio del mondo era un mollusco di 220 anni scoperto nel 1982; un record non ufficiale, invece, apparteneva a un’altra vongola islandese di 374 anni. Se poi si considera anche il regno vegetale, il record appartiene a un pino aristato denominato Prometeo che nel 1963, quando fu tagliato, aveva circa 5200 anni.

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Pesce siamese combattente è originario della Cambogia e della Thailandia ed è uno dei pesci Anabantoidei dai colori più accesi. In natura ha un colore tra il rosso e il marrone, ma l’allevamento ha portato ad avere esemplari di molti altri colori, dal rosso al blu per poi finire al nero, con pinne di lunghezza variabile e dai diversi colori. “Pesce combattente” è un nome alquanto provocatorio che deriva dal comportamento aggressivo dei maschi nei confronti di altri maschi della stessa specie. I rivali si scagliano l’uno contro l’altro, per poi lottare dilaniandosi le pinne, finché uno dei due contendenti non muore. Per questo motivo è importante che nell’acquario ci sia soltanto un esemplare maschio. I pesci combattenti sono invece pacifici nei confronti delle femmine e delle altre specie di pesci, ma è importante informarsi bene sulla reciproca compatibilità, prima di farli convivere nell’acquario. In acquario Allevamento: singolo, in coppia o in un gruppo composto da un maschio con una o più femmine. Area in cui nuota: parte superiore dell'acquario. Difficoltà dell’allevamento: semplice. Tipo di acquario: acquario di acqua dolce con capacità di min. 54 litri. Valori dell’acqua: temperatura tra i 24°C e i 30°C, pH tra 6 e 7,5 Compatibilità con altri pesci: un maschio in compagnia di una o più femmine può convivere molto bene con i pesci siluro, i Platy, i Caracidi, i Gourami nani, i Cobiti barbatelli e i Pesci arcobaleno. È invece meglio evitare il contatto con altre specie di Pesce combattente e con altri pesci dal carattere particolarmente aggressivo. Anche i pesci dalle pinne lunghe, come i Guppy, non dovrebbero essere introdotti in un acquario con pesci siamesi combattenti, poiché i maschi di questi ultimi possono percepirli come possibili rivali della propria specie Alimentazione: mangime secco, ancor meglio se specifico per i Betta, variando ogni tanto con mangime vivo e mangime congelato.

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