Pesci Mondo Sommerso

Immergiamoci nel loro mondo

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L’anguilla maculata (Heteroconger hassi) è un eteroconger appartenente alla famiglia dei Congridae. È originario dell’Indo-Pacifico. L’anguilla da giardino maculata è un pesce piccolo che può raggiungere una lunghezza massima di 40 cm. Il suo corpo è anguiforme (anguilla): lungo, sottile, con una sezione circolare (14 mm di diametro medio) e una testa dello stesso diametro del corpo. La testa appare accorciata perché la bocca larga è vicina agli occhi anche grandi. Le narici sono piccole e posizionate al centro del labbro superiore. Il corpo è bianco e coperto da molte piccole macchie nere. L’anguilla da giardino maculata ha tre grandi macchie nere distintive; il primo identifica l’apertura delle branchie e la posizione delle piccole pinne pettorali, il secondo si trova nella parte centrale del corpo e il terzo circonda l’ano. I giovani hanno un corpo nero molto sottile. L’anguilla da giardino maculata è diffusa in tutte le acque tropicali e subtropicali dell’Indo-Pacifico dalle coste orientali dell’Africa, compreso il Mar Rosso alla Polinesia, e a sud dal Giappone alla Nuova Caledonia. Vive esclusivamente in colonie di varie dimensioni su fondali sabbiosi esposti a correnti, a profondità da 15 a 45 metri. Scava una tana da cui emerge circa un terzo del suo corpo che punta la bocca verso la corrente sottomarina per catturare cibo alla deriva.

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Il salmone misura solitamente un metro di lunghezza, ma può anche superare il metro e mezzo. Ha un corpo slanciato, testa piccola, dorso di colore grigio-blu e i fianchi argentei. Le pinne dorsali, adipose, e anali sono grigio scure. Vive nell’emisfero boreale, lungo la costa orientale degli Stati Uniti e dalla Russia settentrionale al Portogallo. Una pesca intensiva ha fatto scomparire, o quasi, il salmone dai fiumi inglesi, dove abbondava;sopravvive in Scozia grazie a drastici provvedimenti. In mare non segue comportamenti precisi, solitamente non si allontana dalla foce del fiume ma talvolta intraprende lunghi viaggi attraverso gli oceani. Predatore vorace in mare, cessa quasi di nutrirsi durante il periodo degli amori quando risale il fiume. Allo scioglimento dei ghiacci, si riunisce in prossimità delle coste in gruppi di trenta-quaranta individui e raggiunge l’estuario del fiume che gli permetterà di arrivare al ruscello in cui è nato che riconosce grazie al caratteristico odore. Inizialmente rimane in prossimità della foce per abituarsi all’acqua dolce, intraprendendo infine la migrazione. I primi ad arrivare sono i salmoni più robusti seguiti dagli individui scesi in mare due anni prima e che non sono ancora atti alla riproduzione, ed infine da quelli più piccoli. I salmoni riuniscono tutte le loro forze per superare gli ostacoli. Raggiunta la parte del fiume in cui la corrente è più forte, si servono della pinna caudale come punto di appoggio, battono l’acqua con violenza e si lanciano sino ad un altezza di due o tre metri. Se il salto no riesce ritentano con una tale ostinazione che a volte gli costa la vita.

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Canthigaster valentini Nome comune Pesce cofano sellato. É curioso che la pelle che ha vicino alla cresta dorsale e ventrale, in caso di pericolo o durante l'esposizione territoriale tra i maschi, può essere gonfiata di acqua facendo assumere al pesce una curiosa forma romboidale. Livrea è poco colorata; il corpo è di un colore chiaro, bianco o crema, con quattro grosse macchie nere sulla schiena; di queste quattro macchie la seconda e la terza si prolungano anche sui fianchi, fin quasi al ventre mentre la quarta si prolunga longitudinalmente sulla parte superiore della pinna caudale; alcuni piccoli punti neri sono sparsi ovunque; sul muso, dagli occhi alla bocca, è presente una serie di righine trasversali nere o grigie; il ventre è chiaro; la pinna caudale è gialla mentre le restanti pinne sono semitrasparenti con riflessi giallini; all'attaccatura della pinna dorsale e della ventrale è presente una sottile riga gialla. La forma del corpo e la livrea del Canthigastr valentini vengono imitate dal Paraluteres Prionurus che, in questo modo, riesce a sfuggire ai predatori che non attaccano il Canthigaster valentini a causa del veleno secreto dalla pelle di quest'ultimo. Necessita di una vasca di piccole o medie dimensioni in quanto non è un grande nuotatore e preferisce nuotare nelle vicinanze delle madrepore, alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare. Molto resistente alle malattie, soffre solo raramente di attacchi di Oodinium o di micosi alla pelle. In natura è carnivoro: si nutre di spugne, alghe, detriti, tunicati, policheti, briozoi, ricci di mare, stelle serpentine, granchi, vermi policheti, gamberetti, zooantidi, pesci, anfipodi e foraminiferi. E' molto difficile da ambientare in acquario, inizialmente è molto timido e si nutre con difficoltà; sarebbe quindi consigliabile acquistare un esemplare già ambientato da un esperto; una volta ben ambientato è onnivoro ma sempre molto lento nel mangiare; predilige mangime surgelato, Artemia salina, Chironomus e Mysis, che purtroppo raccoglie molto lentamente, ama anche sgranocchiare gamberetti o polpa di cozze; accetta anche Mangimi Liofilizzati o mangime secco in granuli; a volte gradisce una foglia di lattuga o una rotella di banana da sgranocchiare. Pesce molto robusto ma territoriale, è adatto alla convivenza con quasi tutti i pesci di barriera delle altre razze ma non con esemplari della sua stessa specie; ogni maschio adulto ha un suo territorio, che difende costantemente, formato dai territori di più femmine; anche le femmine difendono il proprio territorio dalle altre femmine; è anche sconsigliato per un acquario con gli invertebrati in quanto li sbocconcella avidamente.

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