Scribacchina
La vita fino a te
“Prendersi cura, all'interno di una relazione, non significa proteggersi. Perché in fondo fra due persone che si amano ferirsi è inevitabile, ma è anche un privilegio.
Ogni ferita è una finestra che ci mostra la verità, l'irriducibile differenza fra due vite, E quella differenza è un peso difficilissimo da sostenere. Però quel peso è anche ciò che ti salva, che contiene tutto quel che ti serve per affrontare la salita, proprio come uno zaino per un alpinista.
L'amore è piuttosto diventare un'occasione l'uno per l'altra. Quella di comprendere il diverso da noi, quel diverso che però ci portiamo anche dentro. E di riconoscerlo. E di accettarlo. E di impararne il significato, ogni giorno.
Poi è difficile, si sa. Perché a volte è come se lei fosse un'austriaca e tu un giapponese pure un po' rincoglionito. Lei ti piace, tu le piaci, ma rimanete un'austriaca e un giapponese che non parlano le rispettive lingue, e corsi non ce n'é. Si può imparare solo con un'applicazione quotidiana.
Tu le insegni le tue parole e lei insegna le sue. Certi giorni, non si capisce il perché, anche dopo anni, ti sembra di dover ricominciare tutto da capo. Il fatto è che ci hanno convinti che il senso dell'amore dovrebbe stare in quell'essere compresi subito, in un attimo, scarpe e tutto. Non è così. L'amore non è un'illuminazione, o lo è solo per un istante, per il resto è più una specie di viaggio a bordo di una tartaruga. Ognuno è libero di decidere quando scendere o se restare, per vedere insieme all'altro cosa c'è sulla sponda opposta del fiume.
Richiede pazienza, come fare un puzzle senza sapere il disegno che verrà fuori, e la capacità di alimentare il fuoco di una concentrazione costante. Il problema è che le tartarughe vivono tantissimo e vanno pianissimo, mentre in giro è pieno di gente che ha fretta e sembra non avere più tempo per godersi il panorama
Che dal guscio di una tartaruga, è risaputo, soprattutto mentre incastri i pezzi di un puzzle, È davvero tutta un'altra cosa.”― Matteo Bussola
Scribacchina
Una nube da passeggio
Vorrei inventare un guinzaglio per nubi, intendiamoci senza collare, nulla di umiliante, piuttosto la promessa di alzare lo sguardo e cogliere qualcosa di non sporco eppure mutevole. Una nube da passeggio.
Abbiamo assunto il mutare come possibile solo negando la coerenza, solo sporcandoci. Gravissimo errore.
E sbagliava De Andrè: dal letame non nascono fiori.
Scribacchina
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio
Ho vissuto la delusione di un "fidati di me". Ho assaggiato il sapore di un finto "ti voglio bene", l'amarezza di un "...certo che ti amo", di circostanza.
Ho capito tardi che spesso verità e parole non vanno di pari passo. La verità è quella che scopri tu, non quella che ti raccontano.
Quanto è amaro accorgersi di non conoscere abbastanza le persone. Quanto è avvilente svegliarsi un giorno e realizzare che chi avevi di fianco recitava.
Il tempo e i fatti fanno cadere le maschere.
Sono davvero beati i puri di cuore?