Scribacchina
Hai la coda di paglia? Post altamente infiammabile
Avere la “coda di paglia”. Dirlo a qualcuno vi sarà capitato. Sentirselo dire si spera di no.
L’ORIGINE DEL DETTO
Secondo alcuni questa frase idiomatica si riferisce ad una vecchia usanza medievale.
All’epoca si soleva attaccare una coda di paglia a coloro che avevano compiuto qualche azione “spiacevole” e farli camminare per le strade cittadine così “addobbati” per metterli alla gogna esponendoli al pubblico ludibrio…E anche al rischio che qualcuno desse fuoco alla coda altamente infiammabile.
“Chi ha la coda di paglia ha sempre paura che gli pigli fuoco”.
Per taluni invece la frase deriva da una favola di Esopo che narra di una volpe cui una tagliola porto via la coda.
Gli animali del bosco decisero di fargliene una “posticcia” di paglia talmente bella da parer vera.
Ma siccome solo quello che NON si fa non si viene a sapere accadde che un giorno un gallo decise di svelare il segreto della volpe.
Il pettegolezzo sulla finta coda passò di bocca in bocca fino ad arrivare alle orecchie dei contadini.
Questi, per proteggere i loro polli, decisero di accendere dei piccoli fuochi 🔥 all’esterno dei pollai per tenere così lontana la volpe.
CHI HA LA CODA DI PAGLIA?
Si tratta di persone estremamente suscettibili che, consapevoli di un proprio difetto, di un loro comportamento scorretto, di una loro mancanza, reagiscono in modo spropositato ad una critica diretta o indiretta.
Persone che vedono un riferimento a loro in ogni minima cosa o dettaglio.
“Chi ha la coda di paglia vede accendini in mano a chiunque”.
Questi soggetti in qualche modo disturbati tentano di dare spiegazioni non richieste per ogni comportamento, di volersi discolpare anche non essendo accusati. E per farlo risultano anche manipolatori.
I “codapaglisti” sono persone ipocrite che tentano di vendere un’immagine impeccabile di sè.
Persone che snocciolano aforismi sulla vita, sulla pace interiore, sulla sincerità e l’onestà intellettuale per apparire migliori ma che in realtà vivono di altri dettami.
Persone con una bassa autostima che pungolate sul vivo si trasformano con buona pace di Osho e della modalità Zen.
“La verità scotta sotto il sedere di chi ha la coda di paglia”
MIGLIORIAMOCI
Cerchiamo di essere persone migliori, di non fare agli altri quello che non vorremmo mai ricevere. Impariamo ad essere onesti innanzitutto con noi stessi. Smettiamo di dirci bugie per sentirci migliori. Si vive meglio senza cadaveri nell’armadio. Che di rettitudine non è mai morto nessuno,
Io di paglia ho solo il cappello e lo sfoggio con eleganza. Sempre.
Scribacchina
Ma che b(a)ontà 😋
Avere la fortuna di vivere in una grande città cosmopolita permette di poter mangiar ogni giorno cucine diverse se si vuole sperimentare.
Pranzo cinese a base di ravioli alla griglia, Bao misti con ripieno di carne o vegetariano, gamberi sale pepe.
E poi il dolcetto 😍 il porco 🐷 bao ripieno di gianduia.
Che meraviglia 🤩 Alla faccia di chi ci vuole male.
Scribacchina
Essere se stessi
Tu non devi seguire nessuno.
Certo, devi comprendere,
ascoltare, imparare, restare aperto,
ma segui solo la tua spontaneità.
Segui il tuo essere.
E aiuta la gente a essere se stessa.
Nello stesso modo in cui,
nel mio giardino,
io aiuto le mie rose a essere rose,
e i fiori di loto a essere fiori di loto.
Io non cerco di far diventare la rosa
un fiore di loto,
il mondo è ricco perché c’è varietà.
Sarebbe orribile se crescessero solo rose,
esistono migliaia di fiori,
e il mondo è meraviglioso.
Allo stesso modo, ogni persona
deve essere autenticamente sé stessa,
Osho