Scribacchina
SIETE VOI CHE AVETE INIZIATO A METTERE I PALETTI
La nostra generazione era tollerante e non lo sapeva
Vi siete inventati il fluid gender e di conseguenza, l’omofobia.
Io vengo dalla generazione che ascoltava e amava David Bowie e Lou Reed, e non si è mai posta il problema di che preferenze sessuali avessero.
Fregava niente, anzi, contenti loro e in qualche caso beati loro.
Elton John, Freddie Mercury, George Michael.
Siamo anche la generazione che amava i Led Zeppelin, i Deep Purple, Neil Young, gli Eagles...
Senza porsi il problema dei testi che oggi sarebbero giudicati sessisti.
Quando arrivò Boy George non ci chiedemmo se gli piacesse il maschio, la femmina o tutti e due.
Ci godemmo semplicemente la sua musica e quando Jimmy Somerville ci raccontò la sua storia di ragazzo di una piccola città, ci commuovemmo e cantammo insieme a lui. Non c’erano leggi a costringerci a essere solidali o quantomeno partecipi.
Non c’erano minacciose commissioni o attenti guardiani a censurarci se ci usciva una battuta.
C’era Alyson Moyet, allora decisamente oversize, ma bellissima e bravissima, e nessuno pensava valesse meno di una Claudia Schiffer...Anzi.
Vorrei capire che è successo nel frattempo, perché tutti questi censori hanno l’unico effetto di creare quello che censurano.
Secondo me eravamo tanto più avanti senza imposizioni, perché le imposizioni si sa, spesso generano l’effetto contrario."
Cit. Gisella Ambrogetti
Scribacchina
Io non posso credere che tu abbia maltrattato così il nostro amore.
Non posso credere che le nostre promesse siano state tradite.
Eppure ad un certo punto hai scelto altro. Hai deviato la strada, il nostro cammino.
Hai detto che è stata una decisione di testa. Che in quel momento, era giusto così. Non lo comprendo.
Come si fa a ricacciare l’amore, a rinnegare tutto. Non lo comprendo.
Ma tu sei come me e io so che quel
Le menzogne celano le angosce. Le tue.
Ed io ti accolgo come il primo giorno. Come sempre. Nel mio cuore, nella mia anima e nel mio sesso.
Ma ho sperimentato il disincanto. La tristezza non giustifica la violenza eppure ora comprendo le vittime.
Marie Duplessis
Scribacchina
A ME
A te che hai messo sempre davanti il cuore, senza pentirtene mai, a te che hai collezionato delusioni dalle persone in cui più credevi,
a te che aspettavi parole che non sono state pronunciate, che non hai ricevuto gli abbracci che meritavi, a te che hai dato tanto, forse troppo e a volte ti senti come se qualcuno ti avesse svuotata, a te che hai avuto momenti di debolezza, che non hai saputo contenere rabbia e lacrime, a te a cui la vita non ha risparmiato nulla, a te che hai imparato a ricominciare, sempre e comunque, senza neanche sapere come, a te che sei cambiata e pure tanto, ma conservi un cuore da bambina,
a te che sogni e non vuoi rinunciare a farlo, nonostante tutto, a te che oscilli fra razionalità ed emotività e ti fai sempre convincere dai sentimenti, a te che hai messo tutta la vita ad accettarti e a perdonarti per cose che nemmeno hai fatto. A te. Guarda come splendi in mezzo a tanta banalità, guarda come ti brilla il cuore