Scribacchina
Quale allegria
Se non riesco neanche più a immaginarti
Senza nemmeno avere la soddisfazione di averti
E vederti andare via
Quale allegria
Quale allegria
Se non riesco neanche più a immaginarti
Senza sapere se strisciare se volare
Insomma, non so più dove cercarti
Quale allegria
Quale allegria
Senza far finta di dormire
Con la tua guancia sulla mia
Saper invece che domani ciao come stai
Una pacca sulla spalla e via
Quale allegria
Quale allegria
Cambiar faccia cento volte per far finta di essere un bambino
di essere un bambino
Come un carnevale ridere e cantare
insomma far casino
far finta che sia sempre un carnevale
Sempre un carnevale
Senza allegria
Uscire presto la mattina
La testa piena di pensieri
Scansare macchine, giornali
Tornare in fretta a casa
Tanto oggi è come ieri
Senza allegria
Anche sui treni e gli aeroplani
O sopra un palco illuminato
Fare un inchino a quelli che ti son davanti
E son in tanti e ti battono le mani
Senza allegria
A letto insieme senza pace
Senza più niente da inventare
Esser costretti a farsi anche del male
Per potersi con dolcezza perdonare
Senza allegria
Senza allegria
Far finta che in fondo in tutto il mondo
C'è gente con gli stessi tuoi problemi
Per poi fondare un circolo serale
Per pazzi sprasolati e un poco scemi
Facendo finta che la gara sia
Arrivare in salute al gran finale
Mentre è già pronto Andrea
Con un bastone e cento denti
Che ti chiede di pagare
Per i suoi pasti mal mangiati
I sonni derubati i furti obbligati
Per essere stato ucciso
Quindici volte in fondo a un viale
Per quindici anni la sera di Natale
Scribacchina
Quante gocce di rugiada intorno a me
Cerco il sole, ma non c'è
Dorme ancora la campagna, forse no
È sveglia, mi guarda, non so
Già l'odore della terra, odor di grano
Sale adagio verso me
E la vita nel mio petto batte piano
Respiro la nebbia, penso a te
Quanto verde tutto intorno e ancor più in là
Sembra quasi un mare l'erba
E leggero il mio pensiero vola e va
Ho quasi paura che si perda
Un cavallo tende il collo verso il prato
Resta fermo come me
Faccio un passo, lui mi vede, è già fuggito
Respiro la nebbia, penso a te
No, cosa sono? Adesso non lo so
Sono un uomo, un uomo in cerca di sé stesso
No, cosa sono? Adesso non lo so
Sono solo, solo il suono del mio passo
Ma intanto il sole tra la nebbia filtra già
Il giorno come sempre sarà
Scribacchina
Ho un'idea diversa dell'eleganza. Non mi vesto come un fiasco, ma la mia morale è impeccabile. Non sono mai apparso in pubblico con la coscienza sporca, l'onore macchiato, gli scrupoli graffiati o non lavati. Sono sempre perfettamente pulito, adornato con franchezza e indipendenza. Potrei non avere una figura elegante, ma tengo la mia anima eretta. Dal Cyrano