Emilia Kaczorowska e Karol Wojtyla, genitori di San Giovanni Paolo II .
Emilia si sposo' il 10 Febbraio del 1904.Nell’agosto del 1906, Emilia diede alla luce un maschietto, che fu chiamato Edmund. Ma già fin da quel primo parto risultò che Emilia aveva una salute gracile e che successive maternità potevano essere fatali per lei. I medici quindi le consigliarono di non avere altri figli.Eppure Nel 1914 però Emilia rimase di nuovo incinta. La gravidanza questa volta fu difficile, il parto complicato e nacque una bambina che visse poche ore. La perdita di questa bambina segno' molto Emilia sia fisicamente che psicologicamente.Lavorava come sarta tra i dolori alla schiena Andava soggetta a fortissimi mal di schiena che le impedivano perfino di reggersi in piedi. Inoltre veniva presa da improvvisi capogiri, svenimenti che le facevano perdere conoscenza. Quando arrivavano quelle crisi, doveva restare a letto anche per quattro cinque giorni di fila.
Emilia era una donna di grande fede e semplicita' e quando si accorse di aspettare un altro bambino aveva gia' trenta cinque anni e la gravidanza risulto' complicata da subito.
I medici le dissero che sarebbe stato rischioso portarla avanti sia per lei che per il bambino ma lei si affido' a Dio e mai avrebbe impedito a questo bambino di venire al mondo.
Karol nacque il 18 Maggio del 1920.
Il bambino però nacque sano e venne chiamato Karol, come il padre.Emilia da subito inizio' a stare male.I disturbi al cuore e ai reni peggiorarono i gonfiori alle gambe le impedivano di restare a lungo in piedi.Non si lamentava e sopportava in silenzio morendo il 13 Aprile del 1929.
Karol aveva appena nove anni.
Le mamme fanno di tutto ,le mamme danno sempre la vita perdendo la loro di vita.
Lei che se avrebbe rinunciato a questo bambino oggi non ricorderemmo suo figlio come grande Papa e non avremmo un Santo.
Con il coraggio e la forza di questa donna voglio iniziare oggi ricordando un grande Santo oltre che un grande Papa che fino all'ultimo ha cercato di comunicare con noi anche se sofferente.
Voglio anche ricordare che il dolore dell'assenza di una madre e' atroce ma che puo' lenirsi pensando alla vita che ci ha dato.
Buona e serena giornata.