Giovanna Palazzo
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I viaggi in treni,in bus sono vere e proprie sceneggiature.Puoi scriverci storie,libri,film.Oggi in bus davanti a me siede un ragazzo,capelli troppo piatti,sguardo troppo serio.Il suo sedile troppo scomodo.Sembra schiacciarmi,soffocare,togliere l‘aria e lui neppure lo alza un po‘.E' troppo vicino.Troppo lontano.Ad un tratto prende le cuffie,guarda fuori dal finestrino,mette le cuffie e parte la sua musica.E io troppo stretta,inerme mi ritrovo ad ascoltare cosi' come se fossi un'amica stretta,se mi avesse invitato ad ascoltarla.Se mi avesse dato l'altra meta' della sua cuffia.
Giovanna Palazzo
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Oggi alla fermata del bus rivedo il solito ragazzo che chiede soldi per un'associazione benefica.L'altra volta mi scrisse il suo numero su un foglietto bianco.L'altra volta mi chiese se ero fidanzata.Stavolta mi dice che lui ama le ragazze rosse,che sono le sue preferite.Mi chiede il numero di telefono ma non do' nulla.Lui mi riscrive il suo numero sul foglietto bianco e va via.
Giovanna Palazzo
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