Giovanna Palazzo
Autore
Imbolc e Brigid "dea della luce" Siamo al culmine dell' inverno! In questo periodo la stagione ha iniziato già il suo lento mutamento. Le giornate pian piano si allungano e per gli antichi popoli questo era il momento più difficile da superare poiché le riserve alimentari iniziavano a scarseggiare. In questo periodo di" mezzo" tra il solstizio d' inverno e l' Equinozio di Primavera, nelle tribù Celtiche era il tempo delle celebrazioni della festa di Imbolc( solitamente il 1° Febbraio) che in irlandese significa " in grembo" in riferimento alla gravidanza delle pecore; oppure Oilmec che sta per "latte ovino"per indicare che in origine era una festa legata alle pecore da latte indispensabili al nutrimento dei popoli costrette a sopravvivere alla morsa del freddo. Come le altre celebrazioni celtiche Imbolc è una festa in cui l' elemento essenziale è il fuoco considerato" luce" poiché la festa richiama la luce crescente delle ore del giorno che in questo periodo la natura inizia ad offrire in misura maggiore. La tradizione oggi vuole che per celebrare la festa si accendano dei fuochi, lumi, candele mentre negli antichi popoli le donne del villaggio si radunavano per celebrare la dea la sera della vigilia. La Dea celtica dedicataria era Brigid o Brigantia, era una giovane donna dal leggiadro aspetto e considerevole altezza sia fisica che spirituale(Brig significa appunto alta eccelsa) , vestita di bianco, allusione alla luminosità della stagione circondata da erbe e fiori da cui, come Dea guaritrice , trae magici intrugli. Brigid è ancora festeggiata durante la festa di Imbolc e secondo la leggenda tra le fiamelle dei ceri e i belati degli agnellini, la strega Caillach ( l' inverno)cedeva il passo alla bella e primaverile Brigid. In epoca cristiana la festa di Imbolc venne equiparata alla Candelora e poiché la festa pagana era sotto gli auspici di Brigid si trasformò nella ricorrenza di Santa Brigida. Brigid fu la dea più importante per i Celti, fu badessa di Kildare l' abbazia da lei fondata nel 470 ed è divenuto uno dei monasteri più importanti d' Irlanda. Brigid era la patrona dei poeti, e dei guaritori,, dei guerrieri e dei fabbri. La figura della dama del lago nel ciclo di re Artù probabilmente è ispirata a Brigid. Si racconta che nel monastero di Kildare un fuoco in suo onore era acceso da diciannove monache che a turno vegliavano su un intera giornata perchè non si spegnesse . Il ventesimo giorno si dice che fosse la Dea stessa a mantenere acceso il fuoco. Imbolc è anche un festa di purificazione e a Brigid sono state dedicate molte fonti sacre,che legano la sua sacralità sia all' acqua che al fuoco della vita e dell'ispirazione. l' Imbolc e Brigid "dea della luce" Siamo al culmine dell' inverno! In questo periodo la stagione ha iniziato già il suo lento mutamento. Le giornate pian piano si allungano e per gli antichi popoli questo era il momento più difficile da superare poiché le riserve alimentari iniziavano a scarseggiare. In questo periodo di" mezzo" tra il solstizio d' inverno e l' Equinozio di Primavera, nelle tribù Celtiche era il tempo delle celebrazioni della festa di Imbolc( solitamente il 1° Febbraio) che in irlandese significa " in grembo" in riferimento alla gravidanza delle pecore; oppure Oilmec che sta per "latte ovino"per indicare che in origine era una festa legata alle pecore da latte indispensabili al nutrimento dei popoli costrette a sopravvivere alla morsa del freddo. Come le altre celebrazioni celtiche Imbolc è una festa in cui l' elemento essenziale è il fuoco considerato" luce" poiché la festa richiama la luce crescente delle ore del giorno che in questo periodo la natura inizia ad offrire in misura maggiore. La tradizione oggi vuole che per celebrare la festa si accendano dei fuochi, lumi, candele.
Giovanna Palazzo
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Ben arrivato dolce Febbraio porta qualcosa di buono che Gennaio gia' ci ha dato di brutto e avvilito abbastanza. Crediamo in te . Buongiorno e buona giornata.
Giovanna Palazzo
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