Giovanna Palazzo
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Quando ero bambina la notte dei morti io mi nascondevo nel letto e mi pareva di sentire le voci dei miei cari,li immaginavo vagare nel cielo ,cantando con i lumi accesi che venivano a trovarci portandoci un dono. Mia mamma lasciava sempre la tavola piena di cose buone ,dei dolcetti che mia nonna amava e poi l'acqua e le luci accese .E io nel silenzio della notte sentivo i suoi passi,le sue carezze avvolte da una certo mistero quasi irreale.
Giovanna Palazzo
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Novembre:ecco la prima nebbia ,e poi la pioggia sottile lavare la schiena dei giorni ,a infilare nei petti un respiro piu' umido. Fabrizio Caramagna . Buona e serena serata.
Giovanna Palazzo
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