Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

La papessa Giovanna: cosa c'era dietro il mito La figura della papessa Giovanna, cioè una donna che fu eletta papa con il nome di Giovanni VIII nel IX secolo, è stata riconosciuta come totalmente inventata. Il motivo della nascita di questa leggenda si trova in un periodo imbarazzante che la Chiesa visse nel X-XI secolo, cioè il periodo della "pornocrazia", cioè "governo delle prostitute". In quegli anni infatti i papi erano molto attivi sotto le lenzuola e uno di essi, Sergio III, fu succube della propria concubina (nonché parente), la nobildonna romana Marozia. I due ebbero un figlio e Marozia, anni dopo, fece arrestare il pontefice diventando padrona di Roma e del soglio pontificio: fu lei a scegliere i tre papi successivi, l'ultimo dei quali fu il suo stesso primogenito (figlio del papa finito in manette)! Ma da lì in poi le cose si misero male per l'ambiziosa signora: il suo secondogenito Alberico, le si rivoltò contro, imprigionò il fratello-papa e spedì la madre a finire i propri giorni in un convento lontano. Chi troppo vuole, nulla stringe... oppure, chi la fa l'aspetti! Fonte: HistoRick

Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Uno spreco regale In Italia sono noti gli sprechi di denaro: autostrade che finiscono nel mezzo del nulla, palazzi grandiosi, complessi sportivi costruiti e mai aperti e chi più ne ha più ne metta. Ma gli sprechi monumentali non sono un'esclusiva nostrana: in Baviera si erge un enorme castello, il palazzo di Neuschwanstein (in tedesco: nuova pietra del cigno). Si tratta di un maniero immenso, fatto costruire dal re bavarese Ludovico II in quasi vent'anni come residenza privata. Purtroppo il sovrano ci visse solo 172 giorni, praticamente niente, perché morì poco dopo la fine dei lavori (per alcuni fu fatto fuori, per evitare altre spese folli da parte sua)! La differenza tra il castello bavarese e le opere faraoniche italiane però sta nella provenienza dei soldi: il povero sovrano PAGO' i lavori con il PROPRIO PATRIMONIO anziché attingere alle finanze pubbliche. Oggi il castello è aperto al pubblico e nel corso del tempo ha ispirato i castelli apparsi nelle fiabe e nei cartoni animati. Fonte: HistoRick

Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Automobile: maschile o femminile? Non tutti sanno che fino ai primi anni Venti il mondo era diviso sul considerare maschile o femminile la parola "automobile". In Italia la questione fu risolta da uno che si intendeva sia di auto che di donne: Gabriele d'Annunzio. Il Vate scrisse una lettera a Giovanni Agnelli nel 1926 dove stabilì che "l'automobile è femminile" e tale è rimasta da allora. Fonte: HistoRick

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