Riccardo Polverosi
Storia & Antichità
Una grande gabbia dorata La reggia di Versailles è uno degli edifici più maestosi e importanti d'Europa. Il re francese Luigi XIV la fece costruire tra gli anni 60 e gli anni 80 del XVII secolo per simboleggiare la potenza della Francia sulle altre nazioni europee, ma il palazzo aveva all'atto pratico una seconda e più sinistra funzione: ingabbiare la nobiltà. Proprio così: il re infatti si ricordava bene che da bambino i nobili si erano rivoltati contro di lui e contro sua madre, costringendoli a scappare da Parigi (dove c'era il Louvre, il vecchio palazzo reale). Perciò costruì l'enorme palazzo di Versailles (a debita distanza da Parigi) e attirò dentro i nobili di tutta la Francia, in modo da averceli attorno e poterli controllare facilmente, cosa impossibile se quelli fossero rimasti nei loro castelli in provincia. Per invogliare i nobili (e le nobildonne) a non disertare mai Versailles, il re li viziò ampiamente: feste, banchetti, teatro, balli di gala, intrighi amorosi... In questo modo i nobili diventarono semplici cortigiani e si fecero "mettere le briglie" dal sovrano e dai suoi successori, anche grazie a cariche e incarichi tanto inutili quanto remunerativi. Un esempio? Fino alla Rivoluzione, l'onore più ambito per un nobile era passare i pantaloni al re, quando si vestiva la mattina! Fonte: HistoRick
Riccardo Polverosi
Storia & Antichità
Una sovrana molto particolare Irene l'Ateniese, imperatrice bizantina tra il 780 e il 802 d.C. fu una delle poche donne a raggiungere un grande potere nel Medioevo, ma la storiografia non ci dà un'immagine molto positiva di lei: - si fece scegliere come moglie del principe Leone a scapito di altre ragazze - poco dopo l'incoronazione del marito lo fece avvelenare - per sicurezza fece fuori tutti i cognati (fratelli del marito) - governò come reggente del figlio Costantino per dieci anni, poi fu co-imperatrice con lui Nel 790 il figlio si stancò della tirannide materna e cercò di liberarsi, ma le cose gli andarono molto male. Dopo sette anni di lotta madre/figlio, Irene fece arrestare e accecare Costantino nella medesima stanza dove il poveretto era venuto al mondo (e a nessuno dispiacque, perché si era rivelato un tiranno incapace). Nel 802 infine una congiura depose la sovrana che morì in esilio sull'isola di Lesbo. Proprio come Costantino nessuno la pianse molto, perché aveva fatto una montagna di casini durante la sua gestione del potere, secondo alcuni fu lei a condannare l'Impero d'Oriente alla rovina. Sul suo conto gli storici sono divisi: da un lato è considerata una megera per tutti gli omicidi e le trame che ha ordito, dall'altro una donna risoluta in un momento storico molto duro. La Chiesa Ortodossa in ogni caso la fece santa 60 anni dopo la sua morte. Fonte: HistoRick
Riccardo Polverosi
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