TESTIMONE DELLA REINCARNAZIONE (Jenny Cockell)
Nel 1987 certa di questa sua convinzione Jenny si mise a lavoro per trovare le prove della sua vera identità e in questa ricerca riuscì a trovare i figli superstiti di Mary. Quando viene chiesto a Jenny cosa rappresenti per lei la reincarnazione, la donna risponde che in realtà non è altro che la continuazione della persona che è in ognuno di noi, come una specie di energia.Il caso di Jenny Cockell e della vita di Mary Sutton è la storia che confermerebbe la teoria della reincarnazione e il ricordo di vite passate.E' una di quelle testimonianze che ci fanno pensare di più. Ma chi è veramente Jenny Cockell? Jenny è una donna inglese che fin da piccola sapeva che aveva vissuto un’altra vita. Sapeva che il suo nome era Mary, una giovane donna che aveva vissuto nella dura Irlanda degli Anni 30 del secolo scorso e, cosa peggiore, che la sua morte prematura aveva lasciato i suoi sei figli in difficoltà. Una disperazione che ancora le gravava addosso come una strana ombra. Come un peso che la spinse fin da giovanissima a svelare tutte quelle “apparenti” memorie e sensazioni. Già a otto anni, Jenny Cockell sapeva che non aveva sempre vissuto in Inghilterra. I suoi sogni erano sempre concentrati sulla piovosa Irlanda e su alcuni anni di duro lavoro e sopravvivenza. Sapeva anche che il suo nome non era sempre stato Jenny. L'altra donna, quella che viveva nei suoi sogni, si chiamava Mary. Ma non riusciva a ricordare il suo cognome. Jenny ha sempre cercato di condurre una vita apparentemente normale. Solo pochi sapevano che in realtà, la sua vita era divisa in due perché ogni giorno arrivavano nuovi ricordi, i resti dell'esistenza quotidiana di una donna di nome Mary, che si intrecciava con la sua. Sapeva che Mary, l’irlandese, camminava molto, che la sua casa era vicino a un ruscello e che le sue mani e le sue unghie erano sempre sporche .Jenny sapeva anche che la sua “Mary” era morta di parto all'età di 35 anni e che la sua morte era piena di disperazione e rabbia. Era troppo presto… i suoi figli erano ancora troppo giovani per essere lasciati senza una madre. Che cosa ne sarebbe stato dei suoi 6 piccoli? Sarebbero andati in un orfanotrofio, li avrebbero separati… Tale era l'intensità di tutti questi sentimenti ed emozioni che Jenny Cockell fu sottoposta a ipnosi regressiva. E quale fu il risultato? Ricordi e sofferenze divennero più vividi, con più dettagli. «Ho solo pensato a quelle sei creature lasciate al loro destino in quella Irlanda degli Anni 30» confidò Jenny. Il caso di questa donna venne a conoscenza della BBC, che era interessata a lei. La sua storia fu pubblicata su vari media e, con sorpresa di tutti, la notizia raggiunse Malahaide, una piccola città in Irlanda dove un contadino si identificava con quella storia. Conosceva Mary e i suoi sei figli. Il suo cognome era Mary Sutton e morì al Rotunda Hospital di Dublino il 24 ottobre 1932. Era lui l’orfano non di sei, ma di sette bambini. Jeffrey (1923), Sonny (1924), Philomena (1925), Christopher (1926), Francis (1928), Bridget (1929), Elizabeth (1932). L'indizio fu trovato per il primo figlio, Jeffrey, in Irlanda, che diede gli indirizzi di due dei suoi fratelli Sonny e Francis. E che cosa è successo dopo? Jenny li conosceva? Così è stato, Jenny ha contattato tutti loro. Grazie ai dettagli forniti, ai ricordi e alle parole, ognuna di queste persone ha riconosciuto Jenny come la loro vera madre. La sofferenza in lei si è attenuata, il dolore di aver lasciato i suoi bambini piccoli si è ammorbidito perché sa che sono sopravvissuti, che sono anziani, in realtà anziani che hanno vissuto una vita piena ricordando quella madre, Mary Sutton, che dato tutto per loro. Una storia incredibile che, nonostante si accetti o non si accetti, serve a farci pensare all’Aldilà.