IL MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA, INTRECCIO DI BELLEZZA E NOBILTÀ
Il Mausoleo di Galla Placidia – meraviglioso scrigno di mosaici realizzato a Ravenna intorno al 425 d.C. – è intitolato a una donna che non ebbe pari quanto ad accumulo di titoli imperiali, visto il fittissimo intreccio di parentele illustri di cui fu intessuta la sua vita.
La “nobilissima” – così veniva definita Galla Placidia, nata a Costantinopoli tra il 388 e il 392, e morta a Roma nel 450 – era innanzitutto figlia e moglie di imperatori. Suo padre fu Teodosio I il Grande, e il suo secondo marito fu l’illustre generale Costanzo III, imperatore per sette mesi nel 421.
Di imperatori fu anche nipote, da parte materna: suo nonno era Valentiniano I e suoi zii Graziano e Valentiniano II. Anche i fratellastri, Arcadio e Onorio, regnarono sull’Impero: il primo sulla “pars Orientis”, il secondo sulla porzione occidentale.
Senza dimenticare naturalmente che anch’essa fu “Augusta” imperatrice, e che pure due suoi nipoti, Pulcheria e Teodosio II, si fregiarono del titolo imperiale.
Insomma: un mausoleo così maestoso, ricco di opere musive del V secolo in stile romano-occidentale e bizantino, non poteva avere una committenza meno aristocratica, anche se vi sono seri dubbi che la costruzione dell’edificio sia stata effettivamente ordinata da Galla Placidia. Potrebbe infatti trattarsi di un oratorio dipendente dall’attigua chiesa di Santa Croce.
Il Mausoleo ravennate fa parte dei siti dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco.