Si stima che durante la depressione, 3,5 milioni di donne e bambini indossassero abiti e usassero articoli fatti con sacchi di farina
I tempi erano magri durante la Grande Depressione, quindi era utile salvare - e riutilizzare tutto il possibile - era un modo di vivere.
Oggi, la gente ama ancora risparmiare denaro e ridurre gli sprechi attraverso progetti intelligenti fai-da-te , come trasformare le vecchie gomme in splendidi pouf . Ma a quei tempi, "farlo da soli" non era una tendenza; era una necessità.
In quei tempi difficili, se le donne volevano provvedere alle loro famiglie, dovevano essere creative - specialmente quando si trattava di abbigliamento.
Fu allora che le donne notarono che uno dei loro alimenti di base - la farina - arrivava in sacchi di cotone. Innovative e disperate, svuotavano spesso i sacchi e usavano il tessuto per realizzare abiti per i loro bambini, ma anche per loro stesse e i loro famigliari.
Quando i produttori di farina si accorsero che le donne trasformavano i sacchi di farina in vestiti, pannolini, strofinacci e altro ancora, iniziarono a confezionare la farina in graziosi sacchi con stampe di vario tipo.
I modelli erano disponibili in una varietà di colori e stili. C'era qualcosa per tutti!
I sacchi venivano persino forniti con le istruzioni su come eliminare l'inchiostro del logo stampato dell'azienda. C'erano anche tutorial su come trasformare i sacchi in tutti i tipi di oggetti utili. Erano come gli articoli fai-da-te degli anni '30. Con l'aumentare della popolarità dell'abbigliamento con sacco di farina, furono distribuiti opuscoli con idee di cucito per "sacchetti di cotone".
Quando l'abbigliamento si consumava, veniva tagliato e trasformato in qualcos'altro, come una trapunta.
Fulmini vulcanici
I fulmini sono solitamente generati da nubi convettive precipitanti che contengono acqua sopraffusa e ghiaccio. Attraverso alcuni meccanismi complessi e ancora in fase di studio, avviene una separazione di cariche che porta alla formazione di regioni con segno opposto. Quando la differenza di potenziale tra due masse è sufficientemente elevata, riesce a superare la resistenza dell’aria per cui può avvenire la scarica elettrica.
I fulmini vulcanici si comportano allo stesso modo; secondo Martin Uman, professore presso l’Università della Florida ed uno dei massimi esperti in fulmini, affinchè si verifichi un fulmine vulcanico sono necessarie due condizioni: 1) materiale particolato di almeno due tipi diversi o con diverse proprietà (dimensione o temperatura) deve interagire in modo da generare cariche locali di segno opposto localizzate nelle diverse classi di particelle; 2) le diverse classi di particelle di segno opposto devono essere separate da una distanza dell’ordine della lunghezza del fulmine risultante.
Il primo punto è noto: la carica è generata durante l’espansione e la frattura del magma in particelle di cenere (processo di fratto-emissione).
Meno noto è invece il processo che porta alla separazione delle regioni di carica: una delle ipotesi si basa sulle diverse caratteristiche aerodinamiche del particolato. Ad esempio, se le cariche positive tendono ad essere concentrate nelle particelle più grandi, queste possono ricadere verso terra mentre le più piccole, caricate negativamente, vengono sollevate verso la parte superiore della nube.