Il Fuoco dell'Anima

"Esistono molti livelli di vita che non possiamo vedere e conoscere, ma che certamente esistono. C'è un mondo più vasto, abbastanza vasto da includere l'immortalità... Le nostre nature spirituali appartengono a questo mondo più vasto... Se la morte è apparentemente un fatto esteriore, l'immortalità è una certezza interiore." ~ Manly Palmer Hall 33 ° 1901 - 1990

Il Fuoco dell'Anima

È sottile il confine che in noi alberga fra ciò che è fantasia e ciò che è un nostro potere o un nostro diritto. Possiamo affermare che quanto fantastichiamo, altro non è che la testimonianza della nostra assoluta impotenza, della nostra mancanza e della nostra assenza di potere e di governo? Cerchiamo di essere onesti almeno con noi stessi. Comprendiamo che quanto “desideriamo” è una attestazione non di potenza ma di assoluta impotenza. In quanto desideriamo ciò che non abbiamo. Noi esercitiamo con la fantasia un potere sull’oggetto o sulla persona, ma subiamo il potere di quest’ultima su noi stessi. All’effimero piacere masturbatorio, segue la depressione e la frustrazione per la realtà delle cose. ESERCIZIO: “In retrospezione analizza quante volte oggi la tua fantasia ha creato delle narrazioni, per quanto tempo sei caduto nel suo magnetismo ipnotico. E cosa si è alimentato grazie ad esse.” Tratto da Uomo Riflesso Sacro

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Il Fuoco dell'Anima

"Le masse non si preoccupano della conoscenza, non vogliono saperne, e i loro capi politici, nel proprio interesse, non lavorano che a rafforzarne l'avversione, la paura del nuovo e dell'ignoto. La schiavitù nella quale vive l'umanità è basata su questa paura. È persino difficile immaginarne tutto l'orrore. La gente non comprende il valore di ciò che perde. Ma per capire la causa di tale schiavitù basta osservare come vivono le persone, ciò che costituisce lo scopo della loro esistenza, l'oggetto dei loro desideri, delle loro passioni e aspirazioni, a che pensano, di cosa parlano, cosa servono e adorano. Se si riflette un momento intorno a questi fatti, diventa chiaro che l'umanità, così com'è ora, con gli interessi di cui vive, non può aspettarsi niente di diverso da ciò che ha. Coloro che possiedono la conoscenza fanno tutto ciò che possono per trasmetterla e comunicarla al più gran numero possibile di uomini, per aiutarli ad avvicinarsi ad essa e renderli capaci di prepararsi a ricevere la verità. Ma la conoscenza non può essere data con la forza a coloro che non la vogliono. Colui che desidera la conoscenza deve fare egli stesso gli sforzi iniziali per trovarne la sorgente, per avvicinarla, servendosi delle indicazioni date a tutti, ma che generalmente la gente non desidera vedere, né riconoscere. La conoscenza non può venire agli uomini senza che essi facciano degli sforzi." (P.D. Ouspensky)

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