Il Fuoco dell'Anima
La condizione fondamentale della maggioranza degli esseri umani è il sonno; l'essere umano è addormentato, la sua coscienza è ipnotizzata, confusa; egli non sa chi è, non sa perché agisce, è una specie di macchina, un automa, cui tutto "succede"; non ha il minimo controllo sui propri pensieri, sulle proprie emozioni, sulla propria immaginazione, sulla propria attenzione; crede di amare, di desiderare, di odiare, di volere, ma non conosce mai le vere motivazioni di questi impulsi che compaiono e scompaiono come meteore; dice "io sono, "io faccio", "io voglio", credendo di avere davvero un ego unitario, mentre è frammentario in una moltitudine di centri che di volta in volta lo dominano; si illude di avere coscienza di sé, ma non può svegliarsi da sé, può soltanto sognare di svegliarsi; pensa di poter governare la propria vita, ma è una marionetta diretta da forze che ignora; trascorre l'intera esistenza nel sonno e muore nel sonno; passa tutto il tempo in un mondo soggettivo cui non può sfuggire; non è in grado di distinguere il reale dall'immaginario; spreca le proprie energie a inseguire cose superflue; e solo qualche volta si rende conto che non è soddisfatto, che la vita gli sfugge, che sta sciupando l'occasione che gli è stata offerta. ~ L'uomo secondo Gurdjieff
Il Fuoco dell'Anima
« Mai come in questa fine di millennio l’uomo, nella sua storia di milioni di anni, era arrivato ad un rapporto così conflittuale col mondo che lo circonda. Migliaia di specie animali e vegetali sono scomparse, intere foreste sono state distrutte, laghi e fiumi seccati, enormi distese di terra un tempo fertile sono ridotte a deserti, il clima del pianeta è mutato e nell’atmosfera c’è un buco che ci minaccia tutti lasciando passare dei raggi cosmici a cui l’uomo non è abituato: e tutto per opera sua, per la sua volontà di dominare ciò che gli sta attorno, senza alcun rispetto per tutte le “presenze” altrui. Oggi, specie in Occidente, sempre più gente si sveglia a questo pericolo e la scienza stessa scopre legami fra la progressiva perdita qualitativa della vita e l’inquinamento. Sorge così una nuova coscienza di ciò che è andato perduto. Se l’umanità ha una speranza di sopravvivenza, questa è nel ritrovare un equilibrio con la natura. » ~ Tiziano Terzani, 1998
Il Fuoco dell'Anima