Chi sono io

"Mi chiamo Hilton Alfradique e sono uno scrittore con una formazione accademica in filosofia (New York University). Per parlare di me, è necessario parlare di esseri umani in generale. Sono innamorato del puzzle della mentalità umana e porto con me alcune lezioni che gli esseri umani mi lasciano ancora oggi. Porto con me un desiderio intrinseco di vincere e aiutare gli altri a superare le loro paure e sfide. Gli esseri umani mi hanno insegnato questo, e oggi vi porto un po' della mia storia. Mi sono laureato in Filosofia, ho 33 brasiliani di Rio De Janeiro di umile origine. E per 8 anni ho dedicato la mia vita alla mia professione, per capire, imparare e aiutare le persone in generale. Ho scelto la filosofia perché - oltre a voler capire gli esseri umani - sono anche convinto di capire come creare sinergie e obiettivi tra persone con una mentalità libera.

"My name is Hilton Alfradique and I am a writer with an academic background in Philosophy (New York University). To speak of me, it is necessary to speak of human beings in general.

I am in love with the puzzle of the human mentality and I carry with me some lessons that human beings leave me even today.

I carry with me an intrinsic desire to win and help others overcome their fears and challenges. Human beings taught me this, and today I bring you a little of my history.

I graduated in Philosophy, I have 33 Brazilians from Rio De Janeiro of humble origin. And for 8 years I dedicate my life to my profession, to understand, to learn and to help people in general. I chose philosophy because - besides wanting to understand human beings - I am also fissured in understanding how to create synergies and goals between people with free mindsets.

Il bene e il male che abita in noi: un riflesso per la guarigione interiore.

Il bene e il male che abita in noi: un riflesso per la guarigione interiore.

Il bene e il male che abita in noi: una riflessione per la guarigione interiore Portale delle radici Portale delle radici Il modo più efficace per combattere contro ciò che vediamo come male nel mondo è quello di fare scelte consapevoli che promuovono il bene. Il bene e il male sono forme che la coscienza può scegliere di prendere in un dato momento. Diversi livelli di coscienza portano a diverse definizioni di bene e male. Così, possiamo interpretare che il male dipende dal livello di coscienza di ogni persona. Ciò che definisce chi agirà in modo buono o cattivo sono proprio le scelte che questo individuo fa. Ma è importante sapere e accettare che, mentre siete cresciuti sotto le forze esterne che hanno plasmato le vostre scelte per il bene, il potenziale del male vive anche in voi da qualche parte. Eppure, come un'ombra, qualcosa che fai finta di non esistere, reprimere o spazzare sotto il tappeto. Ci sono alcune condizioni che facilitano il rilascio di energie dalla nostra ombra: la rimozione di un senso di responsabilità, l'anonimato (ciao, internet!), un ambiente disumanizzante, esempi di comportamento scorretto dei pari, livelli rigidi di potere, preponderanza del caos e del disordine, impunità, isolamento, e la mentalità di "noi" contro "loro". In presenza di queste condizioni o di circostanze appropriate (anzi, inadeguate), si esprime l'ombra di chiunque, compresa la nostra. La sfida per chiunque percorra un cammino di spiritualità - e per chiunque - è quella di applicare la compassione e l'amore in situazioni difficili di violenza. Di solito, fanno contrarre l'amore, trasformandosi in paura e odio. Di fronte al male, ci sentiamo impotenti perché non possiamo risolvere questo problema su larga scala. Questa sensazione di impotenza genera in molte persone la sensazione che il bene non vincerà. Ma per combattere il male, dobbiamo guardarlo con interesse, non con orrore. Quando il male comincia ad accadere in massa (come abbiamo visto in tanti conflitti nel mondo), le persone le cui scelte un tempo tendevano generalmente al bene, cominciano ora a partecipare agli elementi del male. Quando la società comincia a credere che tutti i problemi sono causati da "loro" (contro "noi"), gli "intrusi", allora, sì, il male comincia a diffondersi ancora più velocemente. Perché, anche nel momento in cui le persone dovrebbero essere più "coscienti" e quindi più inclini a prendere decisioni in direzione del bene, le forze e le circostanze che modellano le decisioni che tendono al male cominciano a moltiplicarsi. Il risultato è che la nostra capacità di scegliere più consapevolmente è compromessa. Finché crediamo negli elementi del male, manterremo attiva la nostra partecipazione ad esso. Stai anche facendo scelte che tendono al male non sentendoti responsabile, approfittando dell'anonimato su Internet, seguendo l'onda degli altri senza molta riflessione, e vedendo la situazione come una guerra tra "noi" e "loro". Se credi nella rabbia "innocua" (quell'odioso commento su Facebook, sai?) e nel giudicare gli "altri", stai partecipando agli elementi del male. E ora che ne sei consapevole, ripensa alla tua scelta.

The good and the evil that dwells in us: a reflection for inner healing

The good and the evil that dwells in us: a reflection for inner healing

Good and evil that dwells in us: a reflection for inner healing Roots Portal By Roots Portal The most effective way to fight against what we see as bad in the world is by making conscious choices that promote good. Good and evil are forms that the consciousness can choose to take at a given moment. Different levels of consciousness result in different definitions of good and evil. Thus, we can interpret that evil depends on the level of consciousness of each person. What defines who will act in a good or bad way are precisely the choices that this individual makes. But it is important to know and accept that while you have grown up under external forces that have shaped your choices for good, the potential for evil also lives in you somewhere. Yet like a shadow, something that you pretend does not exist, repress or sweep under the carpet. There are some conditions that facilitate the release of energies from our shadow: the removal of a sense of responsibility, anonymity (hello, internet!), a dehumanizing environment, examples of peer misbehavior, rigid levels of power, preponderance of chaos and disorder, impunity, isolation, and the mentality of "us" versus "them". In the presence of these conditions or the appropriate circumstances (indeed, inadequate), the shadow of anyone, including ours, is expressed. The challenge for anyone who walks a path of spirituality - and for anyone - is to apply compassion and love in difficult situations of violence. Usually, they make love contract, turning into fear and hatred. In the face of evil, we feel powerless because we cannot solve this problem on a large scale. This feeling of powerlessness generates in many people the feeling that good will not win. But to fight evil, we need to look at it with interest, not horror. When evil begins to happen en masse (as we have seen in so many conflicts in the world), people whose choices used to generally lean towards good now begin to participate in the elements of evil. When society begins to believe that all problems are being caused by "them" (versus "us"), the "intruders", then, yes, evil begins to spread even faster. Because, even at the point where people should be more "conscious" and therefore more inclined to make decisions in the direction of good, the forces and circumstances that shape the decisions that lean towards evil begin to multiply. The result is that our ability to choose more consciously is impaired. As long as we believe in the elements of evil, we will keep our participation in it active. You're also making choices that lean toward evil by not feeling responsible, by taking advantage of anonymity on the Internet, by following the wave of others without much reflection, and by seeing the situation as a war of "us" versus "them. If you believe in "harmless" anger (that hateful comment on Facebook, you know?) and in judging "others," you are participating in the elements of evil. And now that you're aware of it, rethink your choice.