Cristina Mancini

Samara Challenge, è psicosi. Cos'è il gioco che terrorizza anche Roma e Napoli Da dove nasce lo scherzo della bambina di 'The Ring', che spopola sul web e per le strade. Rischio linciaggio per gli autori della bravata – Sappiamo tutti che i film horror sono solo una finzione. Ma cosa succederebbe se camminando per la città vi trovaste di fronte l’inquietante bambina di ‘The Ring’, Samara Morgan? Da qualche giorno, soprattutto nelle città del Sud Italia fino a Roma, una nuova bravata si sta diffondendo tra i giovani: la Samara Challenge, una sfida che consiste semplicemente nel travestirsi da bambina di ‘The Ring’ e terrorizzare i passanti. Lo ‘scherzo’ - una goliardata di dubbio gusto - è partito in alcune zone della periferia napoletana e si è ben presto diffuso sia in Sicilia ma anche nella Capitale. Dopo, infatti, alcuni avvistamenti a Napoli, Catania, Catanzaro e Cagliari, diversi romani negli ultimi giorni hanno visto sbucare la bambina indemoniata anche tra i portoni e le stradine nei quartieri di San Basilio e altre zone della periferia est della Capitale. La prova da superare, per chi mette in scena la bravata, sta nel riuscire a creare il panico riuscendo poi a dileguarsi nel buio senza essere presi. Tuttavia, in alcuni casi i passanti terrorizzati hanno reagito inseguendo e cercando di colpire gli autori dello scherzo, che a volte hanno pure rischiato il linciaggio. Sul web si possono trovare alcuni video in cui la bambina di ‘The Ring’ di turno viene presa a calci o persino inseguita. Dunque, nonostante la burla stia diffondendo il panico in alcuni quartieri, finora a farne davvero le spese sembrano essere gli autori dello scherzo, spesso raggiunti durante la fuga e picchiati. Sfida persa, dunque, ma lo scherzo attraverso i social è già diventato virale, raggiungendo un altro dei suoi scopi: trovare sempre più emuli attraverso la condivisione dei video sui social. La vera preoccupazione ora è scongiurare che la spacconata in maschera possa finire in tragedia. In alcuni casi, specie nei quartieri malfamati teatro dello scherzo, la reazione del branco fa più paura della stessa Samara.

Cristina Mancini

Ricetta Nuvole Di Drago Come non restistre alle nuvole di drago? Buonissime fragranti e anco di più con l'aggiunta di salse Sono le prime, che si ordinano nel ristorante cinese, non solo oer i bambini ma anche gli adulti apprezzano molto. Mi sono sempre chiesta, ma se le volessi fare a casa? Sarebbe così difficile, ma soprattutto che ingredienti ci vogliono? Qui sotto trovate la ricettina INGREDIENTI: – 200 gr di gamberi sgusciati – 200 gr frumina – 40 gr di fecola di patate – mezza cipolla piccola – 1 pizzico di sale – olio di semi di girasole PROCEDIMENTO La prima cosa da fare è inserire in un robot da cucina i gamberetti con la cipolla e un pizzico di sale. Frullate insieme gli ingredienti fino ad ottenere un impasto molto fine ed omogeneo. Come potrete vedere i gamberetti avranno rilasciato un po’ di liquido così da risultare un composto molto umido. Trasferite il composto ottenuto in una bacinella e versate nella stessa anche la fecola di patate e la frumina. Adesso rimboccatevi le maniche e impastate a mano fino a far assorbire tutte le farine. Una volta completato l’impasto, dovete formare un salsicciotto di circa 5 cm di diametro. Il salsicciotto deve essere cotto al vapore, quindi armatevi di vaporiere, bimby o quant’altro e posizionatelo nel cestello, adagiandolo su un rettangolino di carta da forno. Cuociamo per 40 minuti. Il risultato dovrà avere una consistenza gelatinosa e colore semi-trasparente. Una volta freddo avvolgiamolo in carta da forno e facciamolo riposare per una notte nel frigorifero! L’operazione successiva vi sarà molto facilitata se avete un’affettatrice elettrica… quello che occorre fare è tagliare il nostro salsicciotto in fettine spesse 1 mm. Se non avete l’affettatrice munitevi di pazienza e di un coltello molto affilato! Coprite una teglia con carta da forno e disponetevi sopra le fettine ottenute. Passatele in forno a 60° per farle asciugare. Il tempo necessario è abbastanza variabile considerate almeno 1 ora ma se avete tempo fatele stare qualche minuto in più. Quelle che dovete ottenere sono fettine asciutte e leggermente ondulate. Adesso veniamo al dunque! Finalmente si firgge!! Predisponete un vassoio con carta assorbente e munitevi di schiumarola! Quindi spalancate le finestre, accendete la cappa e tuffate le vostre nuvolette (poche per volta) nell’olio bollente. Siate pronte a ripescarle rapidamente perché impiegano davvero pochi secondi per trasformarsi da semplici sfoglie secche..a gustosissime e fragranti NUVOLETTE DI GAMBERI!!

Cristina Mancini

Ho passato e vissuto male la mia infanzia, che fu spezzata dal primo dolore, cioè la morte di mia nonna Maria, la mamma di mio Padre.., che abitava assieme a noi e dove tutt'ora abitiamo, non é stato facile come primo colpo, non vederla più girovagare per casa, non sentila più sgridarti se magari gli toccavi le tende, ho dei ricordi vaghi perché avevo su per giù 5 anni. Non avevo un legame tanto stretto con lei, perché contemporaneamente mia nonna stava dietro a mia cugina Sofia, che abitava al piano di sotto, perché non era  in un periodo facile i suoi si separarono quando lei era ancora tanto piccola, quindi mia nonna cercava di dare il massimo supporto alla figlia e anche alla sua prima nipote, ero piccola e all'epoca non capivo il motivo di questo distacco tra di noi, tanto che perferivo di Gran lunga, andare per la campagna, con mio nonno  Riccardo con lui i ricordi sono molto più presenti,  lo accompagnavo in grotta, dove mi raccontava che li era il posto più sicuro dove si nascondevano ai tempi della guerra, andavamo a raccogliere, le zucche giganti, i pomodori, la frutta, mi divertivo a girare con lui sul trattore, mi metteva in braccio e mi faceva tenere il manubrio, erano divertenti le giornate con lui, anche assieme a Sofiaa cifaceva divertire tantissimo, ci organizzava passatempi, giochi, tipo quando ci fece una montagna di terra dove noi,  ci passavamo tutto il giorno, perché, il nonno ci diceva che se scavavamo fino in fondo, c'era la possibilità di trovare l'oro. Ci riportava sempre qualche regalo e  ci diceva ogni volta lo stesso indovinello.. "Vi ho portato una cosa, che profuma di Rosa, Rosa non è, indovina un po' cos'è? ".   Ci mettevamo tantissimo ad indovinare cos'era, probabilmente quasi mai indovinavamo.. Una volta ci portò due sdraio di legno, la mia aveva la stoffa verde a Rombi beige, la ricordo perfettamente, delle volte nel pomeriggio, ci riposavamo sotto al porticato con le nostre sdraio, Io, Sofia il nonno e la nonna.

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