Dott. Giulio Sbordoni

Come aprire un file .eml Attraverso la posta elettronica capita di ricevere i più svariati formati di file, soprattutto laddove si utilizza la Pec (posta elettronica certificata), che talvolta può presentare messaggi in formati che un utente medio non ha mai visto prima. Ecco che dunque può tornare utile sapere come aprire un file .eml. I file con estensione .eml contengono dei messaggi di posta elettronica, con tanto di formattazione di testo ed eventuali allegati, comprese le immagini. Vengono creati in automatico da alcune applicazioni, come ad esempio Microsoft Outlook o Windows Web Mail, e solitamente per vederne il contenuto è sufficiente fare doppio clic. Se invece si vogliono importare questi file nel proprio client di posta elettronica, la procedura può diventare lunga, se si tratta di molte mail. Senza contare che non tutti i computer sono in grado di aprirli, in quanto spesso dipende dai programmi che vi sono installati. Per questo ci sono dei software utili per aprire un file .eml di posta certificata senza troppa fatica. Come aprire i file .eml La procedura è differente in base alla tipologia di sistema operativo che si utilizza. Per aprire file .eml su Windows, si dovrà dapprima cliccare sull’icona con il tasto destro del mouse, quindi selezionare la voce Proprietà. Si aprirà quindi una nuova finestra, in cui si dovrà cliccare su Cambia e selezionare il proprio client di posta elettronica prescelto. Qualora non fosse nella lista che riporta le applicazioni disponibili, basterà cercarlo attraverso il tasto sfoglia in basso, selezionandolo manualmente. Con il sistema operativo Mac, invece, sarà sufficiente cliccare col tasto destro del mouse sul file e cliccare su Ottieni Informazioni. In quella finestra si dovrà selezionare Apri con e scegliere quindi il client di posta elettronica, quindi confermare cliccando su Modifica Tutto. Una volta terminata questa operazione, i file .eml si apriranno semplicemente facendo doppio clic sull’icona e potranno essere importati singolarmente nel proprio client di posta. Come aprire i file .eml online Aprire i file .eml online è semplice, in quanto possono essere aperti utilizzando un browser come Internet Explorer. Sarà sufficiente cambiare l’estensione del file da .eml a .mht, che viene letta senza problemi da questo browser. Questo consente di visualizzare direttamente online il contenuto del file.

Dott. Giulio Sbordoni

Come fare lo screenshot su Mac Se avete bisogno di fotografare l’intero schermo, la procedura è molto semplice. Infatti vi basterà premere in combinazione i tasti cmd+shift+3 direttamente sulla tastiera e vi salverà lo screenshot su scrivania in formato png a 150 dpi di risoluzione. Alla combinazione dei tasti sentirete l’audio di una macchina fotografica che scatta per notificarvi che lo screenshot è stato eseguito. In realtà insieme al rumore vi comparirà anche in anteprima in basso sul menu la foto dello schermo appena realizzata. Può capitare che visitando un sito web, vi piace un’immagine e volete prendere solo quella. Ma come fare? Alcuni siti non permettono il salvataggio delle immagini, quindi l’unica soluzione potrebbe essere quella di fare uno screenshot. Ma anche fare lo screenshot di tutto lo schermo può non servire a nulla. Ora vi dirò come fotografare unicamente quell’immagine con una semplice combinazione di tasti. Come per tutto lo schermo appena descritto più su, con la tastiera potrete catturare unicamente quello che vi interessa, combinando i tasti cmd+shift+4 . In questo modo vi comparirà un puntatore con cui dovrete inquadrare l’area in cui fare lo screenshot. Una volta fatto, si sentirà il rumore dello scatto e vi comparirà l’anteprima della fotografia realizzata. Potrete anche modificare lo screenshot semplicemente selezionando gli strumenti di editing al momento in cui state avviando lo screenshot. Se non volete utilizzare i tasti, ma avviare direttamente il software che vi permette di fotografare lo schermo, su Mac è possibile. E ora vi spiego come fare. Cliccate sull’icona del Launchpad situato solitamente sul menu Aprite la directory denominata Altro All’interno avviate Istantanea Schermo Tramite l’Istantanea Schermo potrete usare il mouse anziché la tastiera gestire il vostro screenshot come preferite. A questo punto vi comparirà il rettangolo da stringere o allargare e una barra su cui sono presenti varie voci che vi permetteranno di gestire la fotografia secondo le vostre preferenze. Potrete, tramite il pulsante opzioni, settare il tipo di screenshot, decidere la forma e il tempo. Tramite questo menu’ potrete: Fotografare il vostro schermo per intero Fotografare il vostro schermo in modo parziale Registrare un video di quello che si vede sullo schermo del vostro Mac Registrare un video in modo parziale di quello che avviene sullo schermo del vostro Mac Potrete scegliere se far visualizzare il puntatore del mouse o no Potrete impostare un timer per lo screenshot Potrete decidere anche la directory dove salvare i vostri screenshot di immagine e video. Come salvare in altro formato diverso da PNG Solitamente quando effettuate uno screenshot, il formato finale dell’immagine è in PNG, come descritto precedentemente. Tuttavia potrete decidere di cambiare il formato, magari in JPG o anche in GIF o magari in PDF. La procedura non è semplice, ma seguendo questi passaggi che vi illustro, potrete farlo. Aprite il Launchpad sul menu in basso Andate nella directory chiamata Altro Cliccate sull’icona chiamata Terminale Utilizzate il comando seguente nel terminale e cliccate invia Comando: defaults write com.apple.screencapture type formato Al posto del formato inserire l’estensione che si intende sostituire al formato png. Una volta modificato, digitare il comando killall SystemUIServer e chiudere il terminale.

Dott. Giulio Sbordoni

Sei stato vicino a una persona positiva al Covid? Tra poco non servirà più Immuni, lo segnalerà direttamente il telefono. Google e Apple si preparano a entrare nella fase due della piattaforma Exposure Notification: la notifica dei contatti e lo scambio delle chiavi saranno gestite direttamente dal sistema operativo senza la necessità di scaricare Immuni. L'app del Governo servirà solo a chi è positivo per caricare le chiavi sui server. Immuni non ha avuto il successo sperato: solo 5 milioni di italiani l’hanno scaricata, ma nonostante un numero più basso di quello che forse il Governo di aspettava Immuni ha fatto la sua parte, segnalando e avvisando migliaia di persone di un possibile contatto. Con i contagi in crescita, e l’inverno alle porte, una applicazione di Exposure Notification come Immuni è fondamentale, e per fortuna Apple e Google vengono ancora una volta in aiuto alle autorità sanitarie. La funzionalità di rilevamento del contatto sarà integrata automaticamente in iOS e in Android a nelle prossime settimane: gli utenti verranno avvisati che sono stati vicini ad una persona che ha scoperto di essere positiva anche se non hanno Immuni installata. Apple e Google avevano parlato di due fasi di sviluppo della soluzione Exposure Notification: in una prima fase avrebbero realizzato il framework per permettere a chi sviluppava le app di realizzare i sistemi di notifica e di raccolta dei contatti, in una seconda fase avrebbero inserito questo sistema direttamente all’interno del sistema operativo. E finalmente ci siamo: ieri Apple ha rilasciato la beta di iOS 13.7 agli sviluppatori e questa versione beta integra la notifica dell’esposizione a livello di sistema operativo. Non sarà attiva per tutti di default, verrà chiesto in fase di aggiornamento se si vorranno attivare le notifiche che avvisano l’utente di essere stato vicino ad una persona che poi ha scoperto di essere positiva, ma è già un bel passo avanti. La stessa cosa dovrebbe farla Google, che aggiornerà gli smartphone tramite Play Services: ogni smartphone Android, se l’utente avrà dato il consenso, diventerà automaticamente un sistema che trasmette e riceve dati sulla possibilità di contatto. Immuni non diventerà però inutile: chi avrà fatto un tampone e scoprirà di essere positivo dovrà necessariamente passare dall’applicazione per segnalare la cosa al servizio sanitario nazionale e caricare i suoi codici sui server, operazione necessaria per permettere poi a tutte le persone con le quali ha avuto un contatto di ricevere la notifica. Quando nelle prossime settimane Google e Apple rilasceranno le versioni definitive del sistema integrato, la funzione più utile di Immuni, ovvero la notifica, sarà integrata a livello di sistema su quasi tutti gli smartphone italiani. Con i contagi in aumento, non solo in Italia ma a livello Europeo, questa è sicuramente una buona notizia.

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