Dott. Giulio Sbordoni

Android 11, i "seamless update" diventano obbligatori per tutti. Con Android 11 i seamless update diventeranno obbligatori per tutti i dispositivi che integrano i servizi Google come Play Store, YouTube e Gmail. Lanciati con Android 7 Nougat, sono rimasti opzionali fino ad Android 10, e diversi produttori, tra cui la leader del mercato Samsung, non li hanno adottati. Altri, come OnePlus, Sony, LG, ASUS e Motorola, sì. I seamless update rendono l'applicazione di un aggiornamento software più veloce e sicura, al prezzo di perdere un po' di spazio libero nella memoria interna. Vengono anche chiamati partizionamento A/B, visto come funzionano: la partizione di sistema (A) con tutti i file essenziali all'esecuzione di Android viene duplicata file per file, e rimane inattiva (B). Quando arriva un aggiornamento, viene applicato sulla partizione inattiva B; al riavvio del dispositivo da parte dell'utente, il sistema avvia con la partizione B aggiornata, e la A diventa inattiva. Con la patch successiva il ciclo si ripete a lettere scambiate e così via. Questa ridondanza offre due grossi vantaggi principali: L'applicazione vera e propria dell'aggiornamento, ovvero la copia e scrittura dei nuovi file e l'eventuale eliminazione di quelli non più necessari, può avvenire in background mentre il dispositivo continua a funzionare normalmente per l'utente. L'unica interruzione dura il tempo di un riavvio - un minuto al massimo, mentre di solito aggiornamenti "piccoli" come le patch mensili richiedono almeno un quarto d'ora di elaborazione. Se per qualche motivo l'aggiornamento crea problemi e il sistema non riesce più ad avviare può sempre ripiegare sulla partizione meno aggiornata. Ai tempi di Nougat, nel 2016, non era difficile vedere smartphone con 16 o addirittura 8 GB di archiviazione interna; si può quindi comprendere perché Google abbia deciso di lasciare l'implementazione della funzionalità opzionale. Oggi, tralasciando Android One, è difficile trovare meno di 64 GB nei nuovi arrivati sul mercato. Una manciata di GB si può sacrificare, insomma. Vale la pena osservare che il nuovo requisito dovrà essere osservato solo sugli smartphone nativi Android 11, quindi non ci sono garanzie che i seamless update arriveranno su smartphone attualmente sul mercato, come la famiglia Galaxy S20.

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Dott. Giulio Sbordoni

Come aiutare altri utenti inesperti a distanza con l’app Assistenza Rapida. Disponibile a partire da Windows 10 Anniversary Update, l’app Assistenza rapida (Quick Assist) si pone come alternativa a TeamViewer o Microsoft Remote Desktop. Assistenza Rapida (a distanza) Lo scopo principale dell’app Assistenza Rapida è quello di accedere rapidamente ad un altro PC/tablet per fornire supporto. Si rivela ideale nei frangenti come questo dell’emergenza Coronavirus in cui si vuole “venire incontro” in remoto ad utenti meno esperti o persone anziane che riscontrano problemi al loro PC. A questo proposito Microsoft ha pubblicato un video nel quale mostra proprio come utilizzare l’app per aiutare le persone a distanza. L’app è disponibile in Start > Accessori Windows > Assistenza rapida. Il funzionamento dell’app è molto semplice: Cliccando su Fornisci assistenza verrà visualizzato un codice di sicurezza di 6 cifre. Da un altro computer, basta cliccare su Ottieni assistenza, digitare il codice di sicurezza di 6 cifre e, in poco tempo, si avrà l’accesso remoto al computer. Tra le funzionalità troviamo: Supporto alla penna. Condivisione dello schermo. Interfaccia utente facile da usare. Possibilità di mettere in pausa la sessione corrente.

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Dott. Giulio Sbordoni

Guida: usare lo smartphone come webcam su Mac e PC. Stiamo imparando a convivere con l'attuale situazione di quarantena e purtroppo, oltre ai vari disagi che ognuno di noi vive quotidianamente, l'Italia ha scoperto di non essere tecnologicamente attrezzata per restare a casa ed intrattenersi o lavorare comodamente. Chi segue il nostro canale telegram dedicato alle offerte, avrà potuto notare che abbiamo consigliato PC fissi e portatili, monitor, casse, cuffie con microfono e ogni sorta di bene tecnologico per il lavoro da casa. Una cosa però non abbiamo mai trovato disponibile (o almeno non qualcosa che ci sentivamo di consigliare) ed è la webcam. Questo dispositivo sembra essere scomparso da ogni store online, o se troviamo qualcosa è solo qualche modello di fascia altissima o cose cinesi vendute da venditori stranieri sui quali noi non facciamo affidamento. Però se c'è una cosa che abbiamo tutti è lo smartphone, che di fotocamere ne ha finanche troppe. Oggi quindi vediamo come si fa a trasformare lo smartphone in webcam da usare con Skype o con gli altri programmi di videoconferenza e video chat. iPhone Probabilmente se avete un iPhone avrete anche un Mac, e i computer Apple senza webcam si contano sulle dita di mezza mano (Mac mini e Mac Pro), ma se non è questo il caso potete scaricare l'app EpocCam (free) e la sua companion App per PC o Mac. Installate entrambe, bisogna assicurarsi che il computer e l'iPhone siano sotto la stessa rete Wi-Fi. A questo punto basta aprire l'applicazione di video chiamata (ad esempio Skype) e nelle impostazioni Audio e Video scegliere come webcam "EpocCam". Android La stessa cosa si può fare con uno smartphone Android tramite IP Webcam (compatibile con Windows o Linux). Assicuratevi che il cellulare ed il PC siano sotto la stessa rete, avviate l'app mantenendo le impostazioni di default e premete "Start Server". Ora bisognerà premere su "How do I connect?" e successivamente su "I'm using Wi-fi router". Verrà mostrato l'indirizzo IP (sarà qualcosa di simile a http://192.168.1.34:8080) che va annotato ed inserito sul browser web al PC nella barra degli indirizzi l'indirizzo. Si aprirà una pagina con un elenco testuale, scegliete "Connect to PC for use with Skype and other videochats on Windows". Verrà scaricato un driver che bisgonerà installare. Ora non resta che aprire il programma di videoconferenza, andare nelle impostazioni audio e video e scegliere come webcam "Loopback video device". Ci sono sicuramente altri programmi funzionanti, noi vi abbiamo fornito due soluzioni che funzionano in attesa che il mercato webcam ritorni "normale". Per maggiore comodità vi consigliamo di prendere un supporto per lo smartphone.

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