Fitoterapia e cure naturali

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Bardana Lappa major Parte utilizzata : radice ACNE, ECZEMA, INFEZIONI CUTANEE Storia Il successo medicinale della Bardana è iniziato nell’antichità e non è mai stato dimenticato nel corso dei secoli. Si racconta che il re di Francia Enrico III, colpito da una grave malattia della pelle, fu guarito grazie a questa pianta. Descrizione Questa robusta pianta biennale, molto comune nelle regioni temperate, fa la gioia dei bambini che giocano con i suoi frutti, piccoli uncini irti. PER UNA PELLE PERFETTA La radice della Bardana è un’importante fonte di inulina, un glucide che assomiglia all’amido e che ha un’azione simile a quella della penicillina. Contiene anche dei polieni, composti che hanno virtù antibatteriche e antimicotiche (contro i funghi). Queste sostanze sono preziose per curare numerose affezioni cutanee come l’acne, l’eczema, i foruncoli, gli ascessi e anche la psoriasi. Questa azione è potenziata dalle proprietà curative della pianta, dovute alla presenza di acidi alcolici. Questi composti sono in grado di drenare dall’organismo tutte le tossine che contribuiscono alla comparsa dei foruncoli e di favorire la loro eliminazione a livello del fegato (azione coleretica) e dei reni (azione diuretica).La Bardana è anche raccomandata per i problemi derivanti dalla pelle grassa.

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Bacopa Bacopa monniera Parte utilizzata : parte aerea MEMORIA, CONCENTRAZIONE INTELLETTUALE Descrizione La Bacopa è comune nelle paludi e nei posti umidi delle regioni tropicali, lungo i corsi d’acqua e i canali. In India e negli altri paesi asiatici, si può trovare fino ad un’altitudine di 1300 m. E’ una piccola pianta vivace, rampicante, molto ramificata, glabra e carnosa con piccoli fiori bianchi che sono sostenuti da lunghi peduncoli. MEMORIA MIGLIORATA Molto studiata in India ma anche in Australia, la Bacopa trova applicazione nei trattamenti dei bambini iperattivi che soffrono di problemi dell’attenzione. Sugli adulti, uno studio in doppio cieco contro il placebo, è stato compiuto in Australia in 46 soggetti in buona salute che hanno assunto, durante 12 settimane, un estratto di Bacopa. I risultati hanno indicato che l’estratto ha migliorato la velocità del trattamento di informazioni, ed anche la capacità di apprendimento e di memoria, attenuando l’ansietà. Sono state effettuate delle ricerche nel 2003 sul morbo di Alzheimer. Numerosi studi hanno indicato anche che la Bacopa può migliorare le facoltà cognitive (associazione di idee, memoria a breve termine, calcolo mentale, concentrazione, percezione visiva e uditiva, ecc…) e la memoria negli studenti. Questa pianta è l’ideale per gli esami!

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Baccello di Fagiolo Phaseolus Vulgaris Parte utilizzata : baccello REGOLATORE METABOLISMO DEI GLUCIDI, DIURETICO, REGOLATORE TRANSITO INTESTINALE Descrizione Le leguminose, insieme ai cereali, sono le specie utilizzate dall’uomo sin dai tempi più remoti. L’elevato valore nutritivo dei legumi, fondamentale soprattutto in situazioni di carenza di proteine animali, e la conservabilità dei semi, anche per tempi relativamente lunghi, hanno suscitato l’attenzione dei primi agricoltori. Tuttavia, sia l’incremento del livello medio di vita che del consumo di carni, latte e derivati, hanno ridotto nel tempo il consumo dei legumi. In Italia, ad esempio, negli ultimi 60-70 anni il consumo giornaliero è passato da circa 50 grammi pro capite agli attuali 5-6 g. Le cause di questa drastica riduzione sono essenzialmente legate al lungo tempo di cottura, che si concilia sempre meno con i ritmi della vita di oggi e alla tendenza a creare aerofagia in particolare nelle persone che consumano i legumi saltuariamente. La valenza nutrizionale delle leguminose è legata alla loro capacità di accumulare nei semi un’elevata quantità di proteine. Questo è possibile grazie a dei batteri simbionti, presenti nelle loro radici, in grado di fissare l’azoto atmosferico. Si tratta di proteine di valore nutrizionale medio, in quanto carenti di alcuni aminoacidi essenziali quali quelli solforati ed il triptofano, mentre sono ricchi di lisina. IL DIURETICO IPOGLICEMIZZANTE Il frutto del fagiolo ha un involucro, il baccello, ricco di fibre di cellulosa, pectine, tannini e flavonoidi (faseolamina) che, nell’intestino, hanno la proprietà di rallentare l’assorbimento degli zuccheri imprigionandoli e agendo su alcuni enzimi digestivi per bloccare la loro attività. Questo ritardo nell’assimilazione dei glucidi, sfruttato con successo nelle diete dimagranti, permette di limitare l’apporto calorico e di evitare i picchi ematici che costringono l’organismo a immagazzinare gli elementi nutritivi sotto forma di riserva adiposa. Dopo la fase di dimagrimento, il baccello di fagiolo aiuta a stabilizzare il nuovo peso ed evita la ripresa di chili superflui. Ha inoltre azione diuretica. Il minor assorbimento dei carboidrati è dovuto alla presenza nella droga vegetale (il baccello) della Faseolamina, una proteina che inibisce le alfa-amilasi salivari e pancreatiche (enzimi digestivi), con conseguente riduzione della digestione dei carboidrati stessi e anche un minor assorbimento di glucosio, pur non determinando variazioni nella produzione di insulina. Nell’insulinemia, il baccello di fagiolo è capace di abbassare il picco massimo della glicemia mantenendolo costantemente basso per 2-3 ore. Infatti, la faseolamina, legandosi all’alfa-amilasi pancreatica, inattiva tale enzima impedendo così la digestione degli amidi. Quest’azione, in sinergia con la presenza di un’alta percentuale di fibre alimentari, rallenta lo svuotamento gastrico rendendo possibile un graduale arrivo degli zuccheri nell’intestino e controllando in tal modo il picco glicemico postprandiale.

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