Daniela Berlanda
Operatore Olistico
Daniela Berlanda
Operatore Olistico
- Oggi ti spiegherò perché devi essere fragile come un cristallo.- - Non rischierò così di andare in mille pezzi?- - Sì. Ma tutto è un rischio. Anche incominciare a vivere.- - Capisco. La alternativa sarebbe di rinunciarvi.- - Sì. Chi non vive non rischia niente. Però è morto.- - Ma perché proprio hai nominato il cristallo?- - Perché è trasparente, lascia passare la luce, ne distilla i riflessi.- - La trattiene pure, no?- - Sì, la fa sua. Ed è bellissimo.- - Non avviene lo stesso anche con il vetro più spesso, con il plexiglas infrangibile?- - Sì, ma non è la stessa cosa. L'effetto della luce sul cristallo è unico.- - Sembrerebbe proprio che tu mi imponga di diventare vulnerabile.- - No. La vulnerabilità non è uno scopo, ma soltanto un effetto collaterale. Io ti impongo di diventare cristallo. Di filtrare la luce come un cristallo.- - Si deve proprio diventare deboli?- - No. Non ho detto questo. Confondi, come fanno molti, la fragilità con la debolezza, la vulnerabilità con l'inevitabile ferita. La delicatezza con uno stato di costante pericolo.- - Potrebbe diventare un pericolo reale, però.- - Torniamo al discorso iniziale: per paura di un possibile pericolo, si rinuncia a vivere. Cosa c'è di tanto terribile? Cosa può accaderti nella peggiore delle situazioni?- - Morire.- - Dunque, vorresti essere già morto per non rischiare di morire. Dobbiamo parlare un momento di questo. Io sono la tua morte. Come scrisse Pavese, verrà la morte e avrà i miei occhi. Ne parli sempre.- - I tuoi occhi. Sì, screziati d'oro. È vero: ci sono annegato dentro.- - Volevo dire una cosa diversa. Non intendevo far uso di metafore, di immagini figurate.- - Vuoi dire che sei realmente la mia morte? La mia assassina?- - Sì. Sono la tua assassina. Uccido quello di te che deve morire per lasciare spazio a una altra vita, a una diversa dimensione.- - Non è quello che Accade ogni giorno? Muore sempre qualcosa perché si possa cambiare.- - Sì. Baciami i piedi perché sono come quelli di Shiva: piedi delicatamente tinti di blu come la notte, che calpestano i fiori danzando, in modo da consentire alla nuova fioritura di crescere e maturare. Sempre si uccide qualcosa.- - Per questo si dice: morire d' amore?- - Sì. Chi ama perde ciò che era prima, diventa un altro. Chi appartiene non possiede. Chi si arrende vince. Chi muore può rinascere.- - Ma un cristallo infranto non si può rimettere insieme.- - No. Diventa migliaia di frammenti di luce. Moltiplica la luce tante volte quanti pezzi è diventato. Non svanisce nel nulla. Diventa semplicemente un tutto maggiore.- (Franco Coletti) Immagine di Kevin Carden
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