Daniela Spataru

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I BAMBINI RISPETTANO LE REGOLE A SCUOLA SE HANNO IMPARATO A FARLO A CASA

2018-11-26 18:11:07

Spesso parliamo di rispetto delle regole e di gentilezza. In effetti, a scuola i bambini dovrebbero comportarsi in modo gentile e questa virtù dovrebbe occupare una posizione di rilievo nella progettazione pedagogica. D’altra parte, ogni volta che parliamo di gentilezza a scuola, non mancano gli insegnanti che ci fanno notare come questa vada trasmessa in primo luogo dai genitori, a casa. Hanno pienamente ragione.La psicologia divide l’apprendimento in esplicito ed implicito. L’apprendimento esplicito è quello consapevole (per fare un esempio, è imparare a svolgere una moltiplicazione perché un insegnante ci fa vedere la sequenza procedurale per farlo) ed è alla base del sistema scolastico. Tuttavia, esiste una seconda forma di apprendimento, tanto sottovalutata quanto importante: l’apprendimento implicito. Questo si verifica ogni volta che impariamo qualcosa osservando e interagendo con l’ambiente (ad esempio, imparare a parlare nella propria madrelingua o imparare a correre), ma senza l’intenzione specifica di imparare.Ebbene: la famiglia è il luogo in cui si impara, in modo implicito, a comportarsi con gli altri. Dunque, se nel tempo che abbiamo trascorso a casa nessuno ci ha fornito un valido esempio di come si rispettano le regole e di come si pratica la gentilezza, difficilmente potrò impararlo a scuola. I bambini rispettano le regole a scuola solo se hanno imparato a farlo a casa. Naturalmente, la scuola ha un ruolo prezioso nel potenziamento e nel consolidamento: utilizzare delle regole di classe efficaci e condivise è importante, così come praticare e promuovere la gentilezza. Però, è in famiglia che si pongono le fondamenta dell’educazione.A proposito: i tuoi bambini sono gentili e rispettosi? Puoi scoprirlo confrontando il loro comportamento con il nostro elenco di dieci piccoli gesti gentili: se a casa ne mettono in atto almeno la metà, siete sulla buona strada

Daniela Spataru

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Cina, creati i primi esseri umani con Dna modificato

2018-11-26 18:07:59

Uno scienziato cinese sostiene di aver contribuito a creare i primi esseri umani geneticamente modificati al mondo: due gemelle di cui ha alterato il DNA. Sarebbero due gemelline di neanche un mese i primi esseri umani nati con il loro Dna modificato grazie a una nuovissima tecnica di ingegneria genetica chiamata Crispr. Ad annunciarlo all’Associated Press è il ricercatore stesso che ha condotto l’esperimento, il cinese He Jiankui dell’Università di Shenzhen, in occasione di convegno a Honk Kong sul tema . Al momento non ci sono conferme indipendenti alle affermazioni del ricercatore, che ha sottolineato come il suo intento non era quello di curare o prevenire malattie ereditarie, ma soltanto di rendere l’organismo resistente all’infezione da virus dell’Aids. I cinesi sono all’avanguardia nelle sperimentazioni di manipolazione del Dna e già nel 2015 avevano annunciato di avere modificato geneticamente embrioni umani, non adatti, però, a essere impiantati (anche gli americani hanno poi autorizzato questi esperimenti).E adesso vanno avanti, non senza suscitare polemiche di tipo tecnico ed etico nella comunità scientifica. Di tipo tecnico, per cominciare, perché la tecnica Crispr permette di “rieditare” i geni con relativa facilità, ma, secondo alcuni, è ancora poco precisa e ne va verificata la sicurezza. Finora è stata usata soltanto sulle cellule somatiche per curare malattie, ma non su quelle riproduttive o su embrioni da cui far nascere poi bambini. E’ è proprio in questo secondo caso che si pongono i dilemmi etici: modificare ovuli, spermatozoi o embrioni significa alterare delle caratteristiche genetiche che poi verranno trasmesse alla prole dell’individuo “manipolato”. Questo tipo di esperimenti è bandito nella maggior parte dei Paesi al mondo e molti scienziati stanno chiedendo moratorie anche per l’applicazione di queste tecniche di manipolazione genetica sugli embrioni “difettosi” che non potrebbero cioè essere impiantati. Alcuni ricercatori hanno definito l’esperimento di He “una mostruosità”, anche perché gli embrioni erano sani e non sono stati curati per prevenire eventuali malattie genetiche. E l’Università di Shenzhen nel frattempo sta prendendo le distanze da questo progetto di ricerca e ha annunciato un’indagine.

Daniela Spataru

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2018-11-25 13:01:07

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