Alessandro Benedetti
Titolo: THE MAN MACHINE Interprete: KRAFTWERK Etichetta: Capitol Records Paese: Francia Anno: 1978 Oggi vi propongo qualcosa di elettronico; più precisamente, la band leader del “Krautrock”. I Kraftwerk (“centrale elettrica”) nacquero nel 1970 in Germania, a Dusseldorf, per merito di Ralf Hutter e Florian Schneider, ai quali si aggiunsero Karl Bartos e Wolfgang Flur. Il gruppo tedesco si distinse subito non solo per l’inconfondibile apparecchiatura elettronica usata per creare la loro musica, volutamente “fredda”, minimale e futuristica, ma anche per come si muovevano sul palco nei loro concerti: sembravano infatti dei robot. Dopo vari successi, fra i quali “Autobahn”, “Radio activity” e “Trans-Europe express”, nel 1978 esce il loro 7° album, “The man machine” (Die mensch maschine), sempre rigorosamente elettronico ma molto più commerciale rispetto ai precedenti. Contiene, fra gli altri, “The robots”, “Metropolis”, “The model” e l’omonima “The man machine”. Sia in Francia che in Germania sono uscite due edizioni entrambe in vinile rosso. L’edizione francese è già abbastanza costosa; quella tedesca, uscita con il titolo “Die mensch maschine”, è inavvicinabile (ci vogliono anche più di 1.000 €).
Alessandro Benedetti
Titolo: CITY BY THE SEA Interprete: VINNIE CARUANA Etichetta: I Surrender Records Paese: USA Anno: 2013 L’artista di oggi non è molto conosciuto. Si chiama Vinnie Caruana, è americano, ed è stato il cantante del gruppo punk-melodico The Movielife fino al 2003, anno del loro scioglimento. Intrapresa la carriera di solista, nel 2016 ha pubblicato il suo primo album, “Survivor’s guilt”. Ma prima di questo, nel 2013, aveva fatto un altro lavoro, “City by the sea”. Per l’occasione, l’etichetta I Surrender Records ha stampato un 12” pollici EP (extended play, in pratica un mini LP) contenente 6 pezzi, la cui particolarità non è tanto il vinile giallo (esiste anche verde e grigio), quanto che si può ascoltare su di una sola facciata. Sull’altra infatti, c’è una sorta di disegno, una specie di bassorilievo dove sarebbe impossibile appoggiare soltanto la puntina. E’ un vinile “etched”, acetato. Il disco, che non è nemmeno particolarmente costoso, ha un effetto visivo mozzafiato.
Alessandro Benedetti