Enzo Zevini
Top Founder President
Non esiste motivazione esterna, ma solo cose dove spendere al meglio il nostro tempo, cose che amiamo fare, persone con cui voler stare, luoghi che desideriamo visitare. Foglinediti
Enzo Zevini
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Dopo aver viaggiato nella nebbia siamo arrivati nel luogo dove ci eravamo dati appuntamento. Sembrava di aver viaggiato nel tempo. Usciti dall'auto simultaneamente ci siamo accesi le sigarette che penzoloni tenevamo sulle labbra. Abbiamo fumato sotto un cielo stellato in attesa del quarto che ancora non era arrivato. Solo cento metri prima un muro di nebbia lattiginoso era davanti ai nostri occhi, impedendoci di vedere a più di due metri di distanza. Il ristorante scelto era sopra una collina. L'ambiente era caldo, di una certa eleganza, raffinato. Mentre ordinavamo sparavamo cazzate, come in ogni cena tra amici. Non ricordo come è nato il discorso: tra un tortino di zucca e dei fondi di carciofo, mi sono ritrovato a parlare di me, di un tempo lontano. Ci sono momenti della mia esistenza che non ricordo, lassi di tempo dove la realtà che ho vissuto è sbiadita, senza colori, immagini sfumate prive di consistenza. Se provo ad accedere a quei momenti l'unica memoria sono le emozioni, e a quei tempi, non erano piacevoli. Parlo di quegli anni, probabilmente con disprezzo di quello che è stato, e chiudo il discorso affermando che oggi non accetto quello che mi viene offerto con facilità, e solo se quel progetto è in linea con me, affermo. A quel punto uno dei miei amici, dice che anche lui aveva riflettuto negli ultimi tempi sul suo di passato, a quella che è la sua storia, non molto lontana emotivamente dalla mia. Continua con una frase che mi arriva come una legnata in faccia: - Ci sono cose che non ho fatto per non rivivere certi dolori, così facendo ho dato un calcio a tante opportunità che mi venivano offerte. In realtà in quei momenti dove tutto mi faceva stare male, se devo essere sincero, devo ammettere che non era tutta merda quella che ho vissuto, l'ancora del dolore non mi ha permesso di mettere in pratica quello che avevo appreso nel corso di quella che è stata a tutti gli effetti una bellissima esperienza di vita - Credo di non aver parlato molto per il resto della serata, le sue parole mi risuonavano in testa con una violenza capace di aprire squarci nella mia labile memoria. Di ritorno, in macchina, guardavo fuori dal finestrino, la nebbia si era diradata, come lo strato di polvere sullo specchio della coscienza che mi ero rifiutato di pulire in questi anni per non vedere. Tutto era un poco più chiaro, in quel passato così doloroso qualcosa avevo imparato, c'era del buono nelle mie azioni, azioni che a causa del dolore non stavo più facendo: evitando quelle situazioni mi impedivo nuovamente di fare cose che erano e sono nelle mie possibilità. - Stai dormendo? Mi chiede. Non rispondo... Penso: sì, non era poi tutta merda.
Enzo Zevini
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