Vincenzo Barbieri
Founder Junior
Piccole opere
2019-03-12 15:59:14
Bella l'anguria da vedere prima di mangiarla :รจ un buon sistema per stare insieme. Si prepara l'opera, si discute del risultato magari festeggiando qualcosa e poi alla fine si distrugge mangiando la. Morale?? Utile e dilettevole!!
Vincenzo Barbieri
Founder Junior
Architettura, storia e patrimonio dello stato!!
2019-03-12 10:52:39
Narra la leggenda che fu costuito dal diavolo in una notte sola, per consentire al nobiluomo Antonio Penne di conquistare una bella fanciulla. Un palazzo sontuoso, quasi ragale, sulla cui facciata restaurata da pochi anni spiccano bugne e stemmi medievali. L'uomo non riuscรฌ a conquistare la bella ragazza ma si ebbe una bella rivincita sul demonio che non prese la sua anima poichรฉ non riuscรฌ a contare tutti i chicchi di una spiga sparsi nel cortile dello stabile. Quello stesso cortile che oggi, oltre il paravento della bell'esterno rimesso a nuovo, sembra una giungla. Un degrado assurdo, inconcepibile, per uno dei beni culturali piรน importanti di Napoli, di proprietร della Regione, documentato in un video postato sui social dal consigliere della II Municipalitร Pino De Stasio. All'interno tutto sembra crollare, lo stato di abbandono รจ assoluto, e nulla si muove per valorizzare una struttra a due passi da Spaccanapoli, che potrebbe diventare un vero attrattore turistico. Il palazzo fu costruito nel 1406 dal segretario del re Ladislao di Durazzo in prossimitร del piccolo largo che rappresentava il primo ingresso alla cittร . Il palazzo fonde, come nel palazzo Carafa, elementi catalani come l'arco ribassato con quelli toscani ed รจ sviluppato su tre piani. Sulla facciata spiccano sono tre filari di bugne con al centro il rilievo della penna, simbolo della famiglia e della funzione di segretario e consigliere che ricopriva Antonio Penne nei confronti di re Ladislao; questi a loro volta fanno da sostegno ad altri otto filari con su inciso il giglio angioino, al di sopra dei quali sporge una cornice di mensole ad archetti trilobati con rilievi di croci e di corone sempre in onore di Ladislao.Nel corso dei secoli il palazzo passรฒ a diverse famiglie nobili: prima quella dei Rocco, quindi quella dei Capano (principi di Pollica e baroni di Velia) iscritti al seggio del Nido che ne mantennero il possesso per circa 150 anni fino a quando Marco Antonio Capano lo perdette per debiti di gioco. Nel 1683 divenne sede dell'ordine clericale dei Somaschi. Nel XVIII secolo fu acquistato da un vulcanologo, Teodoro Monticelli, che vi ubicรฒ la sua collezione. A lui รจ dedicata la piazzetta sulla quale lo stabile si affaccia, nella speranza che chi di dovere al piรน presto se ne prenda cura.
Vincenzo Barbieri
Founder Junior
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2019-03-12 09:30:18