CRISALIDE

Poesia di Patrizia Masciari

Bussi, amoremio, 

agonia, di lotta a liberarsi, 

 crisalide in casa imprigionata , sbatti contro i vetri, 

 vuoi tornare da dove sei venuta.

 Vai verso la luce, cecità costante, autolesiva. 

 Esausta, rovesciata sul dorso, inerte, 

 sento battere contro limite invalicabile che, pure, 

 continua a richiamarti, 

come promessa di una dimensione diversa, 

di un’aria finalmente nostra. 

 Quante forza hai mio amor per ritentare, 

 per resistere a quest’urto. 

Non desistere aggirandoti dentro buie stanze di aria consumata, 

tra i mobili e suoi ninnoli, bambole ed oggetti soffocanti. 

Per sempre, il mio cuore ti ripete come una litania, 

ritmo dondolante, sostituisci il doloroso urto, 

il tuo bussare al mio battito vitale, 

 alla pulsazione del mio sangue 

intrecciandolo al tuo di vibrazione concordante.

e sento il suono di mandolini 

 intrecci i tuoi pensieri ai miei 

 e mi sento sollevare in finissime sfere.

Patrizia Masciari