Patrizia Masciari

Mystic Mentor

2021-09-29 08:23:31

Il senso di colpa, lungi dal condurre verso una vita buona, ha l'effetto opposto. Rende un uomo infelice e fa sì che egli si senta inferiore agli altri. Sentendosi inferiore, nutrirà del rancore verso coloro che gli appaiono superiori. Per lui l'ammirazione sarà difficile, e facile l'invidia. Diventerà una persona antipatica e si troverà sempre più solo. Un atteggiamento generoso ed espansivo verso gli altri non soltanto fa contenti gli altri, ma è una immensa fonte di felicità per chi lo possiede. Ma in un uomo assillato dal senso della colpa un simile atteggiamento non è possibile, poiché è un prodotto della fiducia in se stessi e richiede ciò che può chiamarsi un'integrazione mentale; richiede cioè che i diversi strati della natura umana, cosciente, subcosciente e incosciente, lavorino armonicamente insieme e non siano continuamente in contrasto tra di loro.

Bertrand Russell, La conquista della felicità

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Patrizia Masciari

Mystic Mentor

LA PIU' GRANDE IMPRESA

2021-09-28 09:11:31

Vivere sani e tendere al benessere assoluto

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Patrizia Masciari

Mystic Mentor

2021-09-24 08:58:41
"Se vogliamo davvero un mondo diverso dobbiamo ricominciare da noi. Dai nostri bisogni, da quello che ancora ci fa battere il cuore, da quello che ci fa sentire vivi. Non possiamo continuare a cedere gradualmente la nostra libertà, un frammento per volta perché è più indolore, in cambio dell’illusione della salvezza. La mera sopravvivenza biologica è la più grande delle illusioni: sopravvivono anche le oche messe all’ingrasso per produrre paté de foie gras, ma la loro non si può definire Vita. Io faccio appello a quanto di “animale” resta in noi. Alle pulsioni del corpo e agli slanci del cuore. All’amore che infiamma la carne. Al desiderio che ci tiene svegli la notte. Alle labbra che si cercano e alle mani che si sfiorano. E faccio appello a quanto di “umano” resiste in noi. Alla poesia che fa nascere connessioni risonanti tra anime affini e tra noi e i diversi piani cosmici. Al teatro, nel suo aspetto più pedagogico-catartico-morfogenetico che meramente ricreativo sebbene, proprio coltivando la gioia ed il piacere, la vita acquista senso; alla sua capacità di incarnare la coscienza sociale di un popolo e di stimolarne l’evoluzione. Alla musica, alla pittura, alla scultura. All’arte in generale che ci ha resi immortali e che ha ampliato gli orizzonti della coscienza collettiva."

C. Ruello

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